Unità-Quasimodo-di Giulio Ferroni

Quasimodo
di Giulio Ferroni

Come al solito, l'"analisi del testo", con le coscienziose indicazioni che la accompagnano, sembra imporre allo studente un percorso obbligato: la sua struttura è già tutta compresa in quelle indicazioni. Quanto alla poesia proposta, si tratta di una delle più note di Quasimodo, molto frequentata dalle antologie, per sua denuncia della barbarie della guerra, ricondotta fino al biblico delitto di Caino: una poesia che oggi può apparire giustamente e doverosamente 'pacifista', ma troppo retoricamente atteggiata, con quel tono sacrale, quello specchiarsi del discorso in se stesso, che spesso infastidisce in Quasimodo. Comunque, al di là dei grossi limiti di questa poesia (e quante poesie italiane ben più essenziali si potrebbero trovare sullo stesso tema!), la parte riservata all'interpretazione (al di là dei vincoli dell'analisi del testo) può aver permesso anche buone riflessioni di ordine più generale sulle guerre passate e presenti e su quanto la parola poetica può dire su di esse e contro di esse. Un miglior uso della letteratura è comunque proposto nel tema artistico-letterario della tipologia B (articolo o saggio breve), interessante anche perché permette di confrontare autori tra loro molto lontani e paesaggi assai diversi: con un buon uso sia dei testi (qui liberi dai percorsi preordinati della cosiddetta "analisi"), sia della storia, sia della geografia, sia eventualmente delle arti visive. Ma certo il tema più interessante, che permette di saldare una prospettiva storica con la più immediata attualità, è quello sul patrimonio culturale: chissà se qualcuno avrà avuto il coraggio di chiamare in causa Tremonti, Sgarbi, Urbani, la lettera di Ciampi, ecc. E comunque stavolta non c'era più il problema di temere l'eventuale ostilità di un commissario che non condividesse le idee espresse nel tema: ogni maturando sapeva di certo cosa ne pensasse il suo abituale docente, ora nelle vesti di commissario. E poi lo chiamano esame di maturità'