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Unità: Per il rinnovo degli statali pronti 1,7 miliardi»

Nicolais chiede la revoca dello sciopero. I sindacati: vogliamo garanzie formali

04/01/2007
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l'Unità

di Luigina Venturelli / Milano

RISORSE Non bastano le promesse, ci vogliono i fatti. Così i sindacati del pubblico impiego hanno deciso di confermare lo sciopero proclamato per il 16 aprile prossimo, nonostante Nicolais abbia assicurato che 1,7 miliardi di euro sono pronti per il rinnovo
del contratto degli statali.
Il ministro della Funzione pubblica, Luigi Nicolais, ha infatti ricevuto il via libera dal premier Romano Prodi e dal ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa: «Penso che a questo punto dovrebbero revocare lo sciopero. Porterò in dote per il rinnovo 1,7 miliardi di euro: un po’ meno per gli statali delle amministrazioni centrali e un po’ di più per le forze di polizia. Sto cominciando a preparare la direttiva, che contiene oltre ai soldi per il contratto anche i punti del memorandum».
La decorrenza del contratto, scaduto ormai da quindici mesi, sarà fissata a partire dal primo gennaio 2007, mentre le risorse economiche saranno inserite nella legge finanziaria per il 2008. Il governo è quindi pronto a coprire finanziariamente i rinnovi contrattuali degli statali, su cui pende lo sciopero generale proclamato da Cgil Cisl e Uil per lunedì 16 aprile.
«Il prossimo incontro con i sindacati sarà quello decisivo» ha aggiunto Nicolais, riferendosi alla riunione che si terrà il 5 aprile a palazzo Chigi. «Penso che ci siano tutte le condizioni perchè si revochi lo sciopero. Io continuo ad essere ottimista, non sono preoccupato». Ed anche il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha ribadito che il rinnovo del contratto degli statali «sta a cuore a tutti».
Rassicurazioni che, però, non sono bastate a disinnescare la protesta. I sindacati restano prudenti e, finchè non si vedranno per iscritto gli impegni del governo, lo sciopero non verrà revocato. «Già a novembre avevamo sottoscritto un accordo - afferma il segretario della Fp-Cgil, Carlo Podda - in cui l’esecutivo dichiarava disponibili 3,5 miliardi di euro per il contratto. Poi scoprimmo che quelle risorse non c’erano». Per questo le parole di Nicolais «testimoniano la volontà del governo di scongiurare lo sciopero, tuttavia da sole non sono sufficienti ad evitarlo».
Lo sciopero sarà dunque revocato solo in presenza di una direttiva formale del governo all’Aran. Lo conferma il segretario della Fps Cisl, Rino Tarelli, che rilancia: «Bisogna che il governo emani le direttive, altrimenti allo sciopero già proclamato se ne aggiungeranno altri». E il segretario generale della Uil Pa, Salvatore Bosco: «Se verifichiamo che le disponibilità economiche ci sono, allora valuteremo. Ma è tutto subordinato alla verifica concreta».
Sindacati e governo avranno comunque occasione di confrontarsi nella prossima settimana, al secondo tavolo per il rinnovo del contratto degli statali che è stato spostato dal 3 al 5 aprile. Una riunione che secondo Nicolais, ottimista sulla possibilità di chiudere presto le trattative, sarà «decisiva».


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