Unità-Finanziaria, le opposizioni abbandonano le commissioni

Finanziaria, le opposizioni abbandonano le commissioni
di red.

"Non ci sono le condizioni per poter lavorare in commissione bilancio. Non si può esaminare la legge se si continua a rinviare i nodi veri in aula". Questa la posizione di Ulivo e Rifondazione comunista, che oggi hanno deciso di abbandonare la commissione Bilancio della Camera prima delle dichiarazioni di voto sulla legge Finanziaria.

Michele Ventura, capogruppo Ds in commissione Bilancio a Montecitorio, motiva così la presa di posizione delle opposizion: "È dall'inizio che stiamo discutendo su un testo che tutti i giorni è messo in discussione dalle dichiarazioni dei ministri e dello stesso presidente del consiglio in attesa di un maxi emendamento sulle questioni più importanti. C'è la difficoltà del governo - continua Ventura - a rispondere su cose elementari, il che significa che la situazione dei conti pubblici è più grave di quel che si dice". Non è cambiata la posizione della maggioranza sul finanziamento degli enti locali: "C'è una chiusura totale - spiega il deputato della Quercia - su aspetti quali gli enti locali, dove non è stato possibile discutere neanche gli emendamenti che non comportavano oneri". Insomma, i Ds e l'opposizione tutta hanno deciso di lasciare la commissione Bilancio perché "non ha potuto fare il lavoro istruttorio". Tra l'altro, spiega Ventura, "i rappresentanti del governo, che non hanno il minimo mandato di rispondere alle sollecitazioni delle opposizioni".

Ancor più amareggiato Augusto Battaglia, capogruppo Ds in commissione Affari sociali della Camera. "C'era da aspettarselo: dopo il gran parlare estivo e le tante e vaghe promesse del ministro della salute Sirchia, la maggioranza è riuscita a respingere anche un nostro emendamento alla legge Finanziaria che introduceva un Fondo per l'assistenza alle persone anziane non autosufficienti". "Il Governo ha tradito così gli impegni assunti - ha proseguito Battaglia - e, soprattutto, le aspettative di più di un milione di famiglie che si misurano quotidianamente con i molteplici problemi di chi ha una persona anziana non autosufficiente".