Unità-Ex provveditorati presi d'assalto-docenti in rivolta

Ex provveditorati presi d'assalto-docenti in rivolta

ROMA Bacheche vuote e nessuna graduatoria a Roma, dove non cessa la fila davanti agli sportelli dell'Ufficio scolastico regionale di via Pianciani, per la presentazione dei ricorsi - saliti a 5000 -, dopo gli errori nella pubblicazione delle graduatorie. E la situazione non è molto differente nel resto d'Italia, salvo qualche eccezione. Se, infatti, in Valle d'Aosta si è pronti per le assunzioni a tempo indeterminato e se a Torino le graduatorie permanenti di terza fascia sono definitive, la redazione delle liste di precari è molto indietro in Emilia Romagna, e i ricorsi presentati sono centinaia in diverse province e non solo. Tant'è che Bologna non si riuscirà a rispettare la scadenza del 25 agosto fissata dal Miur.
Precari in rivolta in Veneto. In tantissimi si sono visti accreditare punteggi sbagliati nelle graduatorie per l'immissione in ruolo: entro il 18 agosto i ricorsi dovranno essere presentati. Ma questa data non vale per tutti: il termine per la presentazione dei ricorsi è di cinque giorni dalla pubblicazione delle graduatorie nelle diverse province, ed è successo che non tutti potranno farlo perchè in quel momento erano fuori sede. A Venezia, ad esempio, il termine è già scaduto, mentre a Treviso si spera in tre giorni di farcela. Così ecco telefoni, fax e siti internet dei diversi Csa (i Centri servizi amministrativi, per intenderci gli ex Provveditorati, ndr) presi d'assalto, invasi da richieste, e subito andati in tilt. Molti impiegati sono stati richiamati dalle ferie per via dei migliaia dei ricorsi e le pratiche da sistemare.
E la corsa contro il tempo è di scena anche in Abruzzo.