Unità-Custodia del passato, progetti per il futuro-di Nicola Tranfaglia

Custodia del passato, progetti per il futuro
di Nicola Tranfaglia

Mai come quest'anno la storia del Novecento è presente nelle tracce per la maturità che sono state date dagli esperti del Miur. Pur distinte tra ambito socio-economico,ambito storico-politico e ambito storico,ci sono tre tracce che riportano i giovani a grandi problemi del secolo scorso che sono in qualche modo ancora presenti nella nostra contemporaneità. Nel primo caso si rievoca il tema del welfare che costituisce ancora il problema delle classi dirigenti contemporanee dell'Occidente:tutte parlano di revisione e razionalizzazione del Welfare ma le modalità per raggiungere questo obbiettivo sono profondamente diverse a seconda che i governi si ispirino a una politica liberista o cerchino invece di realizzare un modello socialdemocratico aggiornato alle grandi trasformazioni dei nostri tempi che vedono mutare il mondo del lavoro,lasciano da parte o vedono in proporzioni assai minori la presenza del proletariato industriale e vedono crescere i nuovi lavori e l'ascesa di una classe che alcuni identificano in una nuova piccola borghesia e altri definiscono altrimenti. Quale modello sta sostituendo il keynesimo che ha dominato la prima metà del secolo fino a tutti gli anni settanta? E' questo l'interrogativo con il quale avranno a che fare gli studenti della maturità e non sarà facile venirne a capo nelle poche ore a disposizione e con le cognizioni già acquisite. Nel secondo caso ci troviamo di fronte a un classico tema che riguarda la storia della Chiesa e di un grande papa come Giovanni XXIII e con quel misto di vecchio e di nuovo che rappresenta il suo pontificato. Ma è soprattutto nel terzo caso che i giovani sono stimolati a misurarsi con un problema che preoccupa le generazioni dei padri e dei nonni: fino a che punto le nuove generazioni conservano la memoria del passato. Curiosamente nella traccia non si cita l'impatto dei grandi mezzi di comunicazione a cominciare dalla televisione per spiegare l'eterno presente che circonda i giovani nati negli ultimi trenta anni eppure è proprio dalla tv che viene la sensazione che tutti gli avvenimenti e i personaggi del passato vivano lo stesso tempo e che non ci sia più lo spessore del tempo e dello spazio che differenzia profondamente quello che è accaduto ieri o ieri l'altro rispetto a quello che succede oggi. Senza quel riferimento,il tema rischia di restare astratto e sospeso nel nulla,una sorta di salto nel vuoto per giovani che pure di fronte ai brani citati sono spinti a considerare la loro nuova situazione.