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Unione sarda-I sindacati premono per il pagamento in tempi brevi degli arretrati

Scuola. I sindacati premono per il pagamento in tempi brevi degli arretrati Sì del governo al contratto Via libera agli aumenti per i prof Roma Le proteste e le pressioni dei sindacati h...

04/07/2003
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L'Unione Sarda

Scuola.
I sindacati premono per il pagamento in tempi brevi degli arretrati
Sì del governo al contratto Via libera agli aumenti per i prof
Roma Le proteste e le pressioni dei sindacati hanno sbloccato l'impasse: a un mese e mezzo dalla conclusione della trattativa, il Consiglio dei ministri ha finalmente approvato ieri il contratto della scuola, sottoscritto lo scorso 16 maggio. E ora i rappresentanti dei lavoratori sollecitano una veloce conclusione dell'iter burocratico e un sollecito pagamento degli arretrati fin qui maturati.
L'intesa per il rinnovo del contratto di lavoro del personale della scuola (2002-2005) approvata dal Consiglio dei ministri prevede buste paga un po' più pesanti per gli insegnanti. L'accordo raggiunto tra l'Aran e i sindacati riconosce ai docenti un incremento medio mensile di 147 euro. L'aumento medio è invece di 93 euro per il personale tecnico-amministrativo (Ata). Nella pratica l'aumento complessivo mensile di un insegnante con 15-20 anni di anzianità di servizio è di 118,85 euro per un docente di scuola materna ed elementare, 126,89 euro per un docente delle medie e 129,64 euro per uno delle superiori. Per tutto il personale (1.100.000 persone, di cui 850 mila docenti e circa 260 mila assistenti tecnici amministrativi) l'aumento di stipendio è in due tranches: la prima dal primo gennaio 2002 e la seconda dal primo gennaio 2003.
Sotto il profilo normativo il nuovo contratto della scuola presenta diverse novità: comprende tutti gli accordi (19) sottoscritti nel periodo 1994-2001, diventando così una sorta di testo unico; è stato snellito il livello di contrattazione integrativa nazionale lasciandovi una sola materia: la mobilità; sono stati velocizzati i tempi di informazione, concertazione e contrattazione, evitando la moltiplicazione dei livelli di trattativa sulla stessa materia e dunque lungaggini. Tra le novità dell'accordo c'è anche la possibilità per i docenti (come già lo era per il personale amministrativo) di accettare incarichi a tempo determinato, per non meno di un anno, presso scuole di diverso ordine e grado. È stata quindi introdotta l'aspettativa, a domanda, per un anno e senza assegni, per realizzare l'esperienza di una diversa attività lavorativa. Novità anche per i supplenti ai quali è stata estesa la normativa sulle gravi patologie e sui congedi parentali finora riservata al personale di ruolo.
"Soddisfazione" per l'approvazione del contratto è stata espressa dal ministro della Funzione pubblica, Luigi Mazzella. "Il provvedimento passa ora alla Corte dei Conti - ha spiegato - e siamo fiduciosi in un rapido esame anche in quella sede". Il ministro ha inoltre confermato di aver convocato per il 10 luglio le parti sociali per l'esame delle piattaforme contrattuali dei lavoratori di enti locali e sanità.


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