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Unione Sarda-Allarme dei precari per le graduatorie

La situazione più grave resta quella cagliaritana Allarme dei precari per le graduatorie La campanella, il 20 settembre, potrebbe suonare solo per gli studenti. Le graduatorie per la nom...

18/08/2004
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L'Unione Sarda

La situazione più grave resta quella cagliaritana
Allarme dei precari per le graduatorie
La campanella, il 20 settembre, potrebbe suonare solo per gli studenti. Le graduatorie per la nomina dei docenti che passeranno di ruolo, infatti, non sono ancora pronte. "La situazione più grave è a Cagliari, dove c'è il rischio di slittare fino alla fine del mese prossimo, ad anno scolastico iniziato", lancia l'allarme il Cip Sardegna, cioè il comitato degli insegnanti precari.
Se non ci sono ormai dubbi per i professori di prima e seconda fascia, cioè coloro che hanno vinto i concorsi tra il 1985 e l990, il problema riguarda gli ultimi arrivati, per così dire, cioè i docenti di terza fascia, che hanno passato le selezioni del 1999 e del 2000.
Se le graduatorie permanenti non saranno pronte in tempo, (a Sassari dovrebbero essere pubblicate mercoledì prossimo, a Cagliari il Cip crede ci vorrà un altro mese), saranno i dirigenti scolastici a chiamare per le supplenze. "Utilizzerebbero le vecchie graduatorie d'istituto", spiega Maristella Curreli dell'associazione di Cagliari. Il che significa che non chiamerebbero i precari con il punteggio in assoluto più alto, ma quelli che hanno il maggior numero di crediti tra quanti hanno fatto domanda per insegnare in quella scuola. Insomma, visto che si può fare richiesta al massimo in 30 sedi, saranno presi coloro che per caso o per intuito hanno scelto la scuola giusta. "E se i dirigenti non nomineranno i sostituti entro il primo settembre non sarà possibile fare la normale programmazione di inizio anno".
Come se non bastasse, quando saranno pronte le graduatorie permanenti, si ricambierà tutto, dando il posto a chi spetta di diritto. "Un disastro per gli studenti che non potranno contare su un minimo di continuità didattica".
A tutto questo si aggiunge il malumore per l'esiguo numero di docenti che passeranno in ruolo: il ministero dell'Istruzione aveva promesso 15 mila assunzioni, se ne faranno 426, coprendo così solo il 18 per cento dei posti vacanti.
Una situazione di instabilità e di precarietà più volte denunciata dai sindacati. "Il Governo continua con la politica dei tagli, invece di investire nella scuola, penalizza le risorse umane con grave danno per la qualità del servizio scolastico", denuncia Pino Ciulu, segretario regionale della Cisl.
"Negli ultimi cinque anni sono state mandate a casa 5000 persone", interviene anche Peppino Loddo della Cgil scuola, "e per queste famigerate graduatorie hanno cambiato le regole più volte, creando il caos". Risultato, il provveditorato è sommerso dai ricorsi e per la pubblicazione degli elenchi ci sarà da aspettare ancora.
"Alla Direzione scolastica regionale, pochi giorni prima di ferragosto, avevamo proposto soluzioni alternative", spiega Maristella Curreli: "Chiedevamo che se non fossero state pronte le graduatorie permanenti si facessero le nomine da quelle provvisorie, vicine alla realtà. Anche il ricorso alle vecchie nomine sarebbe stato preferibile alla soluzione delle chiamate dei dirigenti scolastici. Ma ci è stato risposto che sarebbero procedure incostituzionali".
La verità, secondo il sindacalista Peppino Loddo, "è che questa situazione di caos è stata creata ad arte dal governo per dimostrare che un sistema invece collaudato da decenni non funziona". Obiettivo del Governo sarebbe - sempre secondo il sindacalista - creare un albo di insegnanti cui proprio i dirigenti scolastici attingerebbero a loro discrezione.
Che il caos sia stato creato ad arte o meno, ancora una volta a farne le spese saranno gli studenti e i tanti precari, due anni fa erano quattromila, che continuano a credere nella professione, a insegnare con dedizione ma senza alcuna gratificazione.

Alice Guerrini


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