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Tuttoscuola: Rapporto Eurispes: i giovani italiani ''in fuga'' dai licei verso le scuole private

sono queste le nuove tendenze della scuola italiana, secondo l'Eurispes, che nel "Rapporto Italia 2010" sottolinea: anche il ritorno alla tanto paventata "meritocrazia", ha destato non pochi effetti a favore della scuola privata

30/01/2010
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Tuttoscuola

Meno istituti cattolici, più scuole private: sono queste le nuove tendenze della scuola italiana, secondo l'Eurispes, che nel "Rapporto Italia 2010" sottolinea: anche il ritorno alla tanto paventata "meritocrazia", ha destato non pochi effetti a favore della scuola privata, soprattutto nell'ambito dell'istruzione superiore, dando adito alla cosiddetta "fuga dai licei", ovvero la richiesta di asilo a scuole meno complicate per sfuggire al recupero dei debiti a seguito degli esiti degli scrutini dell'anno scolastico 2008/2009 che hanno visto un aumento del 15-20% di alunni rimandati nelle scuole superiori, nonché l'abbandono dei professionali per i corsi regionali.
Dopo essere state equiparate nel 2000 dall'allora ministro Berlinguer, le scuole private, nel nostro Paese, spiega Eurispes, " hanno cominciato a ricevere una serie di finanziamenti di denaro pubblico, sotto forma di sussidi diretti; finanziamenti di progetti finalizzati all'elevazione di qualità ed efficacia delle offerte formative e contributi alle famiglie denominati "buoni scuola", sino a vedersi stanziare ben 130 milioni di euro dall'ultima Finanziaria 2010. A tali contributi statali, spesso considerati uno dei principali fattori che, rendendo meno onerose le rette alle famiglie che vogliono iscrivere i propri figli nelle scuole non statali, facilitano la scelta verso le scuole private, si sono aggiunti negli anni anche numerosi contributi erogati singolarmente dalle regioni e dalle amministrazioni locali a seconda delle esigenze territoriali. E' nell'area geografica del Nord che tali fondi hanno raggiunto livelli particolarmente elevati: ne sono un esempio la cosiddetta "dote per la libertà di scelta" (45 milioni di euro di finanziamento) stanziata dalla regione Lombardia nel 2008, o i 14 milioni di euro di contributi per le famiglie che iscrivono i figli alle paritarie nella regione Piemonte, nonché i finanziamenti erogati dalla Provincia di Trento nel 2009 con un importo pari al doppio (1 milione e 300 mila in più), rispetto all'anno precedente, o i 18 mila euro della giunta comunale Omega (Piemonte)".
Ma perché gli stanziamenti maggiori di fondi si registrano particolarmente nelle regioni del Nord? Uno dei motivi, spiega il rapporto, " è la presenza degli stranieri nelle scuole. Dal monitoraggio sulla stampa nazionale, emerge che negli ultimi anni la presenza sempre più massiccia di alunni stranieri nelle scuole pubbliche (+0,8%) rispetto alle private (+0,5%) abbia incentivato molti genitori del Nord a scegliere le scuole non statali, facendo registrare un vero e proprio boom di iscrizioni soprattutto nelle scuole dell'infanzia e primarie".


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