Tuttoscuola-Per l'Unesco le carriere degli insegnanti devono essere più brevi
Per l'Unesco le carriere degli insegnanti devono essere più brevi Carriere brevi con il passaggio dalla retribuzione minima alla retribuzione massima dopo 10-15 anni di insegnamento. Lo ra...
Per l'Unesco le carriere degli insegnanti devono essere più brevi
Carriere brevi con il passaggio dalla retribuzione minima alla retribuzione massima dopo 10-15 anni di insegnamento. Lo raccomanda l'Unesco a proposito dello status degli insegnanti.
La differenza tra le retribuzioni dei docenti italiani e dei colleghi europei non sta tanto negli stipendi iniziali, ma in quelli intermedi e finali.
In Italia il massimo di stipendio si raggiunge dopo 35 anni di insegnamento; in Europa 15 o 20 anni prima: una velocità di carriera che fa la differenza.
Se i docenti italiani arrivassero al massimo della carriera dopo 15 anni, percepirebbero 3.800 euro netti all'anno in più (professori di istituti superiori) o 2.800 (docenti di elementare).
La lentezza di svolgimento della carriera è appesantita anche dal fatto che gli estremi non sono divisi da un abisso. Tra il giovane professore che siede in cattedra per la prima volta e il collega anziano con 35-40 anni di servizio c'è un rapporto tra gli stipendi netti di 100 a 144 (negli istituti superiori) e di 100 a 136 (nella scuola elementare).
In parole povere gli insegnanti italiani hanno una carriera notevolmente appiattita, come è difficile riscontrare in altri settori professionali.
Carriera lenta e piatta: si possono trovare condizioni meno idonee a incentivare dei professionisti? No, e allora...
TuttoscuolaFOCUS sabato 29 novembre 2003