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Notizie, commenti e indiscrezioni sul mondo della scuola. La newsletter settimanale di Tuttoscuola, la rivista per insegnanti, genitori e studenti. https://www.tuttoscuola.com...

10/06/2002
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Notizie, commenti e indiscrezioni sul mondo della scuola.
La newsletter settimanale di Tuttoscuola, la rivista per
insegnanti, genitori e studenti.

https://www.tuttoscuola.com

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N. 55, 10 giugno 2002

SOMMARIO

1. Esame di Stato: ecco le tabelle dei compensi per i commissari
2. Riforma Moratti: una montagna di emendamenti da scalare
3. La proposta Bertagna esce dalla finestra. e rientra dalla porta
4. Saranno davvero gli ultimi esami di licenza elementare?
5. Sentenze TAR: i precari protestano, come rettificare le
graduatorie?
6. Verso il nuovo contratto: in Italia sempre piu' docenti che
studenti
7. I progetti ambiziosi di Luc Ferry, nuovo ministro francese
8. Tolleranza zero all'inglese: tornano le punizioni corporali?

1. Esame di Stato: ecco le tabelle dei compensi per i commissari

Mancano pochi giorni al via dei "nuovi" esami di Stato, versione
Moratti.
Con la risposta definitiva del ministero alle richieste sindacali
sembra chiusa da giovedi' scorso la crisi imprevista dei compensi per
i commissari.
Rispetto allo scorso anno, i compensi per la funzione di presidente e
di commissario sono stati aumentati, a copertura dell'inflazione, di
una percentuale dell'1,7%, e i compensi per trasferta del 3,4%. Per la
funzione di presidente il compenso, rivalutato appunto dell'1,7%, vale
per due classi ed e' maggiorato per ciascuna classe successiva alle
prime due del 7,5%. Per i commissari che svolgono funzione su piu' di
una classe il compenso e' raddoppiato o triplicato. Aumento del 20%
per i commissari delegati dal presidente. Chi vuole conoscere
puntualmente i compensi in Euro e in lire puo' consultare le tabelle (
https://www.tuttoscuola.com/ts_news_55-1.doc ) allegate.
Archiviata la questione compensi, l'attenzione si sposta ora tutta su
di loro, sugli studenti.
Il MIUR ha predisposto un apposito fascicolo stampato in centinaia di
migliaia di copie con informazioni, consigli utili, notizie sulle
prove. Il fascicolo e' anche scaricabile dal sito del ministero (
www.istruzione.it/mpi/pubblicazioni/2002/esame02.shtml ) sul quale
sono a disposizione molte altre informazioni, come, ad esempio, il
quadro normativo, le commissioni, "il tuo esame" (materie, prove,
ecc), pubblicazione dei risultati e certificazione.

2. Riforma Moratti: una montagna di emendamenti da scalare

No, il cammino parlamentare della riforma Moratti non sara' un
percorso veloce, con un confronto aperto alla ricerca di convergenze
tra i due poli: i dati parlano chiaro, sono ben 571 gli emendamenti
presentati alla Commissione Cultura del Senato al testo del disegno di
legge delega per la riforma del sistema educativo di istruzione e di
formazione.
L'articolo 2 - il cuore della proposta del governo perche' ridisegna
l'architettura del sistema educativo italiano - e' stato il piu'
gettonato con 261 proposte di soppressione, cambiamento o
integrazione. L'articolo 6 - relativo alle province autonome di Trento
e di Bolzano - ha ricevuto invece l'attenzione "solamente" di 5
emendamenti. Molte proposte di correzione prevedono un cambio di
parola, un termine aggiuntivo piu' esplicito, la sostituzione con un
sinonimo: cosa dire, ad esempio, di un emendamento che prevede di
sostituire le parole 'dalla Costituzione' con le parole 'dalla Carta
costituzionale'? oppure 'in relazione alle competenze' con 'in
relazione ai poteri'?
Tra gli altri, il senatore verde Cortiana, presentatore di un altro
disegno di legge di riforma anch'esso in discussione al Senato, in
coerenza con la dichiarazione di ostruzionismo rilasciata nel suo
intervento, ha presentato da solo ben 142 emendamenti (oltre ad alcuni
altri di cui e' cofirmatario).

3. La proposta Bertagna esce dalla finestra. e rientra dalla porta

Dopo gli Stati generali sulla scuola del dicembre scorso, il ministro
Moratti aveva fatto chiaramente intendere che le elaborazioni del
gruppo di lavoro presieduto da Giuseppe Bertagna non impegnavano piu'
di tanto il suo progetto riformatore. Era stato questo, peraltro, il
patto con gli esperti del Gruppo di lavoro: nessun obbligo, nessun
vincolo.
Ma il protocollo d'intesa del MIUR con la provincia autonoma di Trento
(cfr. TuttoscuolaNEWS n. 54 del 3 giugno), che si accompagna ad
un'altra importante intesa con la regione Lombardia, tutta sul
versante dalla formazione professionale, rilancia a sorpresa il
modello Bertagna in un punto fondamentale: quello che riguarda
l'orario obbligatorio delle lezioni e l'orario facoltativo.
Come si ricordera', la proposta del prof. Bertagna di portare a sole
25 ore settimanali l'orario obbligatorio di lezione, integrabile con
laboratori facoltativi fino a 300 ore annue, suscito' un aspro
dibattito e il ministero si affretto' a dire che questo modello orario
non faceva parte dei progetti ufficiali.
Ora invece nel protocollo con Trento si prevede specificamente per
tutti gli ordini di scuola un modello sperimentale di 24-26 ore
settimanali obbligatorie di lezione che le famiglie possono
facoltativamente integrare con attivita' aggiuntive fino a 150-200 ore
annue nei licei e fino a 300 ore annue nelle scuole elementari e
medie. Il modello del gruppo di lavoro Bertagna, uscito dalla
finestra, rientra ufficialmente dalla porta? Un approfondimento sulle
caratteristiche di questo modello e' disponibile nel numero di
"Tuttoscuola" di giugno, attualmente in distribuzione, che presenta
anche uno speciale sull'esame di maturita' (con un intervento
dell'esperto di docimologia Domenici) e sulla scelta dell'universita'.

4. Saranno davvero gli ultimi esami di licenza elementare?

Quelli che inizieranno tra poche ore potrebbero essere gli ultimi
esami di licenza elementare nella storia della scuola italiana. Forse.
Il disegno di legge n.1306 predisposto dal governo non prevede piu'
l'esame di licenza elementare al termine della quinta classe per
l'accesso alla scuola media. Il testo del disegno di legge parla
infatti di primo ciclo, comprensivo di scuola primaria e scuola
secondaria di primo grado, al termine del quale e' previsto l'esame di
Stato.
Tuttavia, a Trento, grazie al protocollo d'intesa con il ministero, la
licenza elementare gia' dal 2002-03 non e' piu' prevista, perche' alla
fine del quinto anno vi sara' una "valutazione del percorso" in luogo
dell'esame di licenza elementare.
Domanda: ma la riforma Moratti e il protocollo MIUR-Trento possono
cancellare l'esame di elementare? L'articolo 33 della Costituzione
recita testualmente: "E' prescritto un esame di Stato per la
ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di
essi".
La legge 30/2000 sui cicli prevedeva un unico ordinamento della scuola
di base e quindi ben si giustificava un solo esame finale con
soppressione dell'esame intermedio di elementare. Il disegno di legge
Moratti, pur prevedendo un solo ciclo, mantiene differenziate scuola
primaria e scuola secondaria di I grado. Si puo' parlare quindi di un
unico ordine di scuola?
Qualche dubbio sulla naturale scomparsa dell'esame di licenza
elementare (che pure ha perso efficacia sul piano della funzione
legale di quel titolo di studio) appare dunque legittimo: se non sara'
infatti chiarito che quel primo ciclo significa unico ordine (di
primaria e secondaria di I grado), l'esame di quinta elementare
potrebbe continuare a vivere nel rispetto del dettato costituzionale.

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5. Sentenze TAR: i precari protestano, come rettificare le
graduatorie?

Dopo le sentenze del Tar del Lazio che hanno negato validita' al
punteggio aggiuntivo per servizio prestato contemporaneamente ai corsi
della SSIS, il MIUR, preoccupato di garantire le nomine in ruolo entro
il 31 luglio, sembra aver deciso di non impugnare le sentenze (come
gia' anticipato da TuttoscuolaNEWS la scorsa settimana), con il
risultato che le correzioni verranno effettuate su tutte le
graduatorie, anche su quelle non esplicitamente toccate dalle
sentenze.
Tuttavia i precari provenienti dalle Ssis che hanno beneficiato del
punteggio aggiuntivo non ci stanno. In un comunicato (
https://www.tuttoscuola.com/ts_news_55-2.doc ) del loro coordinamento
nazionale confutano le tesi del Tar, giudicandole prive di fondamento
giuridico, frutto piu' di valutazione discrezionale che di riferimenti
legislativi. Il comunicato sostiene inoltre che i servizi di supplenza
prestati, oltre a non essere vietati da alcuna norma legislativa o
regolamentare, venivano svolti in orari compatibili.
I precari-sissini ritengono comunque che la sentenza non possa essere
immediatamente applicata in quanto "dai modelli presentati per
l'iscrizione alle graduatorie permanenti non e' possibile evincere la
data di iscrizione alla SSIS e quindi i CSA non hanno alcuna
possibilita' di aggiornare in tempi brevi le graduatorie secondo le
decisioni del Tar laziale".

6. Verso il nuovo contratto: in Italia sempre piu' docenti che
studenti

Quando si discutera' del rinnovo del contratto collettivo nazionale di
lavoro del comparto scuola, (l'apertura formale del tavolo e'
prevista, dopo l'emanazione dell'atto di indirizzo del MIUR, nelle
prossime settimane) l'obiettivo comune a tutte le rivendicazione
sindacali sara' lo stipendio europeo degli insegnanti.
Poiche' i sindacati sanno che gli orari di servizio dei docenti
italiani saranno ritenuti da qualcuno poco adeguati agli standard
europei, sono gia' iniziate le manovre e gli studi, per dimostrare che
i carichi di lavoro complessivi dei docenti italiani sono gia' a
livello Ue.
In questo dibattito non si potra' non tenere conto del rapporto
alunni/docenti che, rispetto ai dati Ocse, in Italia e' molto piu'
basso e, anziche' crescere, tende ad abbassarsi ancora di piu'.
In attesa di conoscere i dati definitivi per questo anno scolastico,
si puo' rilevare come, in base ai dati ufficiali del MIUR (
https://www.tuttoscuola.com/ts_news_553-.doc ), gli alunni dalla
materna statale alla secondaria di II grado sono aumentati di 21.596
unita' dal 1998/99 al 2000/01, ma nello stesso periodo gli insegnanti
sono aumentati ancora di piu': 25.593. Conseguentemente il rapporto
alunni/docenti si e' abbassato da 9,5 alunni per insegnante del 98/99
a 9,3 del 2000/01.
Analizzando i dati per ordine di scuola, l'elementare nel triennio ha
perso quasi 30 mila alunni, mentre la secondaria di II grado, grazie
soprattutto all'innalzamento dell'obbligo, ne ha guadagnato piu' di 31
mila. Sempre l'elementare ha aumentato il numero degli insegnanti di
oltre 4 mila unita' e la secondaria di oltre 17 mila.
Peraltro nell'esaminare questi dati va tenuto conto di alcune
peculiarita' del contesto italiano (es. il personale aggiuntivo per
garantire alcuni servizi come il sostegno agli alunni disabili, il
tempo pieno nella scuola elementare, il tempo prolungato nella scuola
media).

7. I progetti ambiziosi di Luc Ferry, nuovo ministro francese

Il nuovo ministro dell'educazione francese, Luc Ferry, docente di
filosofia politica e appassionato di Kant ma anche presidente uscente
del Consiglio Nazionale dei Programmi (1994-2002), e' subentrato da
poche settimane a Jack Lang dopo le dimissioni del governo Jospin. Si
e' presentato con un programma di ampio respiro e con una e'quipe di
collaboratori di alto profilo.
Un ampio servizio pubblicato nel numero di giugno di "Le Monde de
l'e'ducation" ( www.lemonde/mde ) da' conto delle intenzioni del
neoministro, che sul piano politico si potrebbe definire come un laico
moderato, e dei suoi principali collaboratori (Xavier Darcos per
l'istruzione, Francois Loos per l'universita' e la ricerca):
rivalutazione della tradizione, a partire da quella letteraria, ma
anche rilancio della lotta contro l'insuccesso scolastico, linea dura
contro la violenza, ma anche apertura alla domanda di impegno dei
giovani.
Un mix, insomma, di iniziative che in parte riprendono temi cari alla
destra tradizionalista, e in parte rilanciano obiettivi storicamente
della sinistra. Tra le proposte piu' innovative, per esempio quella di
far iniziare la scuola materna a due anni: "una misura di giustizia
verso le famiglie in difficolta'", ha spiegato Darcos.

8. Tolleranza zero all'inglese: tornano le punizioni corporali?

40 scuole private inglesi di Liverpool aderenti alla "Christian
Fellowship School" (una organizzazione evangelica) che si erano viste
respingere l'anno scorso la richiesta di poter infliggere agli allievi
punizioni corporali con il consenso dei genitori sono tornate
all'attacco con nuove motivazioni: l'anno scorso avevano puntato sul
loro status di scuole private (independent), ma i giudici avevano
sentenziato che le leggi in vigore (del 1996 e 1998), che avevano
bandito tali punizioni, valevano anche per le scuole private. Ora i
rappresentanti delle 40 scuole hanno deciso di fare appello alla
Convenzione europea dei diritti umani, sostenendo che le punizioni
corporali trovano una legittimazione persino nella Bibbia, e che sono
parte costitutiva dell'ispirazione religiosa e dell'ethos nella quale
le scuole stesse si riconoscono. A loro avviso la Convenzione
tutelerebbe il diritto delle famiglie a scegliere il modello
pedagogico piu' consono alla loro idee, comprese le punizioni, visto
che e' la stessa Convenzione a riconoscere a ciascun cittadino la
liberta' di pensiero, di coscienza e di religione.

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