Tuttoscuola: Fioroni: no alla "devolution" per la scuola
intervistato da Radio Vaticana in occasione della approvazione della riforma costituzionale voluta dal centro-destra, si è espresso con molta chiarezza sulle conseguenze che essa avrebbe per la scuola.
Il neo ministro dell’istruzione Fioroni si è occupato finora in prevalenza di tematiche riguardanti la salute, la condizione giovanile, i diritti civili, ma intervistato da Radio Vaticana in occasione della approvazione della riforma costituzionale voluta dal centro-destra, si è espresso con molta chiarezza sulle conseguenze che essa avrebbe per la scuola.
Ecco le sue parole: "Lo sconquasso che la devolution provoca mette in discussione alcuni diritti fondamentali sanciti dalla prima parte della Costituzione. Dal diritto alla salute, all’istruzione e alla scuola e alla sicurezza. Questi tre elementi modificati minano certezze per i cittadini italiani di esser curati, a prescindere da dove si nasce e di quanti soldi si hanno in tasca, oppure la possibilità di essere istruiti in modo universale su tutto il territorio nazionale e pronti per la sfida europea".
La nostra rivista online
Servizi e comunicazioni
Seguici su facebook
I più letti
- Istruzione e ricerca: basta con la precarietà
- Scuola, università e ricerca: un esercito di 300mila precari. Il rapporto Cgil fotografa una situazione “in costante peggioramento”
- Scuola, FLC CGIL: servono 4 miliardi in più per abbattere la precarietà
- Scuola, servono 4 miliardi per stoppare il precariato e portare l’obbligo a 18 anni. Calcolo Flc-Cgil. Piange pure l’Università col 49% di supplenti