FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3795383
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Tuttoscuola-2. Crisi politica/2. Se si vota a giugno

Tuttoscuola-2. Crisi politica/2. Se si vota a giugno

2. Crisi politica/2. Se si vota a giugno Se si votasse a giugno 2005 la campagna elettorale sarebbe, naturalmente, brevissima, e non potrebbe che svolgersi sul consuntivo dell'azion...

18/04/2005
Decrease text size Increase text size
Tuttoscuola

2. Crisi politica/2. Se si vota a giugno

Se si votasse a giugno 2005 la campagna elettorale sarebbe,
naturalmente, brevissima, e non potrebbe che svolgersi sul consuntivo
dell'azione sviluppata dalla maggioranza uscente (malconcia e zoppa,
dopo il recesso dell'UDC) nei quattro anni della corrente legislatura.
Ma dal punto di vista del governo, o almeno da quello del suo leader,
il leit-motiv di questa campagna flash sarebbe probabilmente
concentrato non tanto sui risultati ottenuti quanto sulla necessita'
per il governo uscente di ricevere un altro mandato per completare le
azioni avviate e per vari motivi non concluse. Mentre dal punto di
vista dell'opposizione l'accento cadrebbe verosimilmente
sull'inadeguatezza e sulle contraddizioni che hanno caratterizzato
l'azione del governo nei vari settori, e sulla sua inaffidabilita' per
il futuro.
Per quanto riguarda la politica scolastica, il centro destra potrebbe
puntare sul fatto che il processo di attuazione della riforma del
sistema di istruzione e formazione e' rimasto a meta', e che
servirebbe almeno un'altra legislatura per portarlo a termine: intanto
con l'adozione degli ultimi due decreti legislativi sul secondo ciclo
e sulla formazione dei docenti, e poi con il varo dell'imponente mole
di normativa secondaria (regolamenti, decreti ministeriali) necessaria
per implementare la riforma avviata. Parola d'ordine: attuare la legge
53.
L'attuale opposizione in una campagna elettorale cosi' ravvicinata si
troverebbe a dover costruire in poche settimane un organico programma
alternativo condiviso da tutti i partner: un suo collante sarebbe la
critica all'operato della Moratti, ma la prima scelta da affrontare
sarebbe: abrogazione o revisione (piu' o meno ampia) della legge 53?
Con quale delle due opzioni si presenterebbe l'Unione agli elettori?
Difficile dirlo al momento, anche se un peso rilevante nella decisione
lo avra' la preoccupazione di non gettare la scuola inutilmente e per
troppo tempo nella confusione. E' prevedibile pero' che una delle
parole d'ordine sara' la qualita' nei processi di selezione e
reclutamento degli insegnanti. E alla qualificazione del personale
deve corrispondere una maggiore soddisfazione nel ruolo e nella
retribuzione. Ecco perche' il primo passo di una politica scolastica
nuova che verrebbe prospettato alle urne sarebbe il rinnovo dei
contratti scaduti da anni e senza incrementi certi.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL