FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3787879
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Tirreno-Una scuola sempre più precaria

Tirreno-Una scuola sempre più precaria

Pagina 13 - Toscana Per la Moratti tutto ok, ma l'anno inizia tra le proteste: a Firenze finisce addirittura in rinvio Una scuola sempre più precaria Meno insegnanti e risorse. E ...

26/08/2004
Decrease text size Increase text size
Il Tirreno

Pagina 13 - Toscana
Per la Moratti tutto ok, ma l'anno inizia tra le proteste: a Firenze finisce addirittura in rinvio
Una scuola sempre più precaria
Meno insegnanti e risorse. E ieri il caos graduatorie
MARIO LANCISI


FIRENZE. "Sono soddisfatta. Obiettivo raggiunto". Così il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti ha commentato la conclusione delle graduatorie per le supplenze annuali e la definizione di 15mila assunzioni, di cui 897 in Toscana (745 docenti, 11 educatori e 141 tra assistenti amministrativi, tecnici, cuochi, collaboratori scolastici e direttori dei servizi generali). L'anno scolastico potrà così cominciare con tutti gli insegnanti al loro posto, assicura il ministro: "Erano anni che le operazioni di nomina e sistemazione del personale della scuola venivano completate ad anno scolastico inoltrato, costringendo migliaia di insegnanti al ben noto e snervante balletto delle cattedre".
Firenze, rinvio graduatorie. La realtà è meno trionfale. In Italia e in Toscana, dove la prima campanella, per oltre 400mila studenti e 39mila docenti, suonerà il 13 settembre. A Firenze, ad esempio, il Csa (centro servizi amministrativi), il vecchio provveditorato, è stato costretto a rinviare la definizione delle graduatorie dei precari: al 27 agosto per gli insegnanti di sostegno, al 31 agosto per quelli delle medie inferiori e superiori e al 2,3 e 4 settembre per quelli delle elementari e delle scuole materne.
"Agli ultimi i primi posti". Ma anche nel resto della Toscana, dove le graduatorie sono state definite, non mancano le proteste, i ricorsi, il malcontento. Che riflettono il clima nazionale. Per il coordinatore nazionale della Gilda Alessandro Ameli si tratta di "una vergogna sociale frutto di idiozia politica e di cecità amministrativa: l'assurdo si raggiungerà tra qualche giorno quando i primi in graduatoria dovranno scegliere le sedi disagiate e gli ultimi avranno le sedi migliori. Insomma, il diritto applicato al contrario".
Intanto il Tar del Lazio, chiamato a decidere sui ricorsi presentanti da una quarantina di precari, si è astenuto, rinviando al merito la vicenda, con il rischio-beffa, fra due-tre mesi, che chi è entrato in ruolo si veda revocare la nomina.
Più alunni, meno docenti. Nonostante l'ottimismo della Moratti, il balletto delle cattedre è tutt'altro che scongiurato. "In Toscana aumentano gli studenti e diminuiscono gli insegnanti - polemizza Paolo Benesperi, assessore regionale alla Pubblica istruzione -. La progressiva diminuizione del corpo insegnanti va a discapito della qualità scolastica. A prescindere dalla riforma, il problema è che mancano le risorse, i finanziamenti. In queste condizioni di precarietà ed incertezza è difficile costruire un progetto formativo importante".
Crescono i precari. I numeri parlano chiaro: nel 2001 gli alunni in Toscana erano 401.151 mentre nel 2003 sono saliti a 410.813 con un aumento di circa 10mila unità. Di contro i docenti sono scesi da 40.470 a 39.730. In particolare crescono i docenti precari: 959 nel 2001, 1937 due anni dopo. Una scuola sempre più precaria. "L'80 per cento dei posti vacanti sono assegnati ai supplenti", rileva Alessandro Pazzagli, responsabile scuola della Cgil regionale.
La "guerra" dei precari. E i precari, a loro volta, sono un esercito in rotta di collisione con il ministro. Pomo della discordia? "La definizione di graduatorie che non tengono conto dei ricorsi presentati da molti insegnanti precari", risponde Pazzagli. Ieri al Csa di Firenze quasi 200 precari hanno protestato contro le graduatorie. Una protesta che ha prodotto il rinvio di alcuni giorni.
La parola al Tar. La guerra dei precari nasce dal fatto che quest'anno non sarebbe stato rispetto l'iter consueto per la definizione delle graduatorie. Iter scandito in tre tempi. Definizione di una graduatoria provvisoria. Presentazione del ricorso per chi si sente danneggiato. Infine graduatoria finale che dovrebbe tener conto dei ricorsi. L'accusa dei precari è che le graduatorie finali sarebbero piene di errori e non terrebbero conto dei ricorsi. I dirigenti dei Csa replicano che si tratta di errori fisiologici e che forse molti ricorsi sono sbagliati. L'ultima parola al Tar.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL