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Tirreno: Nomine,i fulmini di Cgil e Cisl

Nomine, i fulmini di Cgil e Cisl "Chiameremo tutti ad una grande mobilitazione" Nel mirino anche la temuta riforma Moratti "Si sperimentano norme ufficialmente mai nate" PISTOIA. Il nuovo contr...

07/09/2002
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Il Tirreno

Nomine, i fulmini di Cgil e Cisl
"Chiameremo tutti ad una grande mobilitazione"
Nel mirino anche la temuta riforma Moratti "Si sperimentano norme ufficialmente mai nate"

PISTOIA. Il nuovo contratto di lavoro resta in alto mare. E così la Cgil-scuola va dritta verso lo scontro, verso un ottobre decisamente caldo. "Il governo non vuole impegnare i soldi del ministero e sotto questi presupposti noi chiameremo tutti ad una grande mobilitazione e battaglia", tuona Enzo Filoia, segretario generale della Cgil scuola. Il via della nuova stagione scolastica è ormai dietro l'angolo e così ecco puntualissimi saltar fuori i problemi che da anni tormentano questo mondo.
"Gli incarichi di supplenza dovevano essere assegnati entro il 31 luglio dal provveditorato, adesso a decidere saranno i dirigenti scolastici. La speranza è che i tempi siano solleciti e soprattutto che ci sia un coordinamento perché le graduatorie sono incrociate e serve la giusta trasparenza nelle nomine". I timori si allargano al futuro. "Adesso non ci sono problemi per il numero degli studenti in ciascuna classe, i guai arriveranno nei prossimi anni perché gli accorpamenti non sembrano affatto finiti". E nel mirino naturalmente c'è anche la "temuta" riforma Moratti: "Mi auguro che nessun dirigente aderisca alla sperimentazione, se passa la linea-Moratti sarà un disastro sia a livello pedagogico che organizzativo. Comunque ci tengo a ricordare che i dirigenti scolastici dovrebbe sempre ascoltare il parere del consiglio d'istituto".
Argomenti e posizioni molto simili per la Cisl come conferma Cristina Zini. Partiamo dalle nomine. "La maggior parte delle nomine mi risulta che sia stata fatta entro il 31 luglio, quindi tante cattedre sono coperte. Resta sospesa la questione dell'abilitazione presa attraverso l'università: se verranno riviste le nomine, Pistoia sarà comunque interessata in misura molto ridotta perché novità potrebbero esserci solo per l'area linguistico-letteraria". Insomma, le novità su indicazione del ministero diverrebbero soprattutto delle lungaggini molto formali.
Anche Cristina Zini ribadisce tutte le sue perplessità sulla riforma Moratti. "Il primo assurdo - dice - è che si va a sperimentare una riforma che è bloccata in parlamento e dunque non è mai nata. E poi non si possono apportare sconvolgimenti così importanti in tempi tanto brevi, in pratica tra fine agosto e i primi di settembre. Il progetto resterebbe semi-misterioso sia per gli operatori che per i genitori". E Zini aggiunge: "È vero che la sperimentazione sarebbe limitata a due istituti per provincia, ma a livello organizzativo sarebbe traumatica lo stesso. Ad esempio a Pistoia come si sceglierebbe il "maestro prevalente"? E chi lo sceglie? E che caratteristiche deve avere". Se la sperimentazione deve partire ad ogni costo, beh, un minimo di organizzazione è necessaria".
Per chiudere un flash anche sugli accorpamenti. "L'analisi nazionale è un conto - dice Cristina Zini - e quella locale un altro. A Pistoia abbiamo degli istituti con delle qualifiche uniche come l'istituto d'agricoltura e l'istituto d'arte, accorparli ad altre scuole con caratteristiche diverse vorrebbe dire decretare la loro morte".


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