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Tirreno-La riforma Moratti farà soltanto danni"

La riforma Moratti farà soltanto danni" Scuola, bocciatura della proposta governativa all'assemblea della Margherita ...

04/12/2003
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Il Tirreno

La riforma Moratti farà soltanto danni"
Scuola, bocciatura della proposta governativa all'assemblea della Margherita


MONSUMMANO. "Un contenitore vuoto", "una legge che porterà danni inenarrabili" "una legge che considera inadeguato al suo lavoro chi fa scuola": con queste e con tante altre frasi è stata definita la riforma Moratti nell'incontro organizzato martedì sera a Monsummano dal neonato partito comunale della Margherita. "Questo dibattito pubblico - ha detto il presidente Ballocci - è importante, come tutte le occasioni di questo tipo: un partito deve stare in mezzo ai cittadini".
Gli ha fatto eco la presidente provinciale del partito, Caterina Bini: "Se vogliamo fare politica dobbiamo scendere nel concreto dei problemi della gente, dando occasioni per cominciare processi di comprensione e approfondimento". E la serata non è certo stata lacunosa di concretezza, per merito del relatore, Renzo Fagioli, esperto nazionale di istruzione e per tanto tempo dirigente di Cisl-Scuola. La sua trattazione della riforma Moratti è stata molto tecnica, con il supporto di numerosi esempi, spesso lampanti: "La legge Moratti è stata la prima riforma strutturale voluta dal governo di Berlusconi - ha cominciato Fagioli - ed ha prefigurato un nuovo concetto di scuola. L'Italia è stata abituata dalla sua storia ad una scuola che dà tutto a tutti. Questo modello è oggi soppiantato da una scuola dominata dalle scelte delle famiglie: in teoria, ogni ragazzo potrebbe seguire un piano di studi diverso". Ed ancora: "Cadrà il concetto di programmazione nazionale, che i tecnici di questo governo vedono come imposizione malevola dello Stato centrale". Si è entrati poi nello specifico: "La scuola dell'infanzia diventa un baby-parking, visto che si abbassano le soglie anagrafiche di accesso, mentre si tolgono insegnanti, che divengono tutori e non più docenti. La nostra scuola elementare, che è presa ad esempio da molte parti del mondo, fa un salto indietro di cinquant'anni, perché la Moratti, mentre dice in televisione che verranno insegnati inglese ed informatica, reintroduce la figura del maestro prevalente (o tutor), dando di fatto a lui il compito di portare avanti quegli insegnamenti. Inoltre, si abolisce di fatto il tempo prolungato. La situazione più drammatica è forse alle medie, dove si introducono, a conti fatti, 10 nuovi insegnamenti, e si diminuisce drasticamente il numero delle ore scolastiche. Ma soprattutto si abbassa la soglia di età alla quale i ragazzi dovranno scegliere tra istituti professionali (formazione, in mano alle regioni) e licei (istruzioni, che rimarranno statali)". E, per finire: "È una legge fantoccio, visto che mancano i finanziamenti: dei circa 1800 milioni di euro l'anno previsti nella legge dal 2003 al 2007, nella Finanziaria 2004 ce ne sono sì e no 90. Se alcune settimane fa ero sfiduciato" ha concluso Fagioli "adesso qualche speranza ce l'ho, visto che l'ANCI (associazione nazionale comuni italiani) e Cgil-Cisl-Uil si stanno muovendo per fermare i decreti attuativi di questa legge: c'è davvero da sperare in loro".


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