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Tirreno-I presidi ricorrono alle collette

I presidi ricorrono alle collette A Pisa le scuole senza soldi chiedono aiuto alle famiglie ...

13/09/2003
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Il Tirreno

I presidi ricorrono alle collette
A Pisa le scuole senza soldi chiedono aiuto alle famiglie


(segue dalla prima)
A sollevare il caso è stato l'assessore provinciale alla pubblica istruzione Aurelio Pellegrini che ha segnalato "la clamorosa anomalia" al dirigente del Csa provinciale (ex provveditorato agli studi) Rocco Lista, attraverso una lettera ufficiale. Il caso è esploso ieri mattina, tra l'altro proprio nel bel mezzo di un incontro tra dirigenti scolastici riuniti al centro Maccarrone per fare il punto sul sostegno agli alunni portatori di handicap, altro nodo complicato di questi giorni che precedono una delle più polemiche "prime campanelle" degli ultimi anni.
La segnalazione-denuncia da parte dell'assessore Pellegrini è arrivata anche sui tavoli dei sindaci dei Comuni pisani.
"Caro Provveditore, risulta confermato da più parti - si legge nella lettera inviata da Pellegrini a Lista - che in alcune scuole della provincia i dirigenti chiederanno più o meno esplicitamente 'per coprire i tagli della Moratti' soldi alle famiglie (da 20 a 30 euro), soldi che finiscono genericamente nel bilancio dell'Istituto: la invito a far sospendere questa pratica che oltretutto è illegittima, violando il principio della gratuità della scuola dell'obbligo, e che comunque è ingiusta e crea disparità fra gli alunni, al fine di evitare anche eventuali azioni legali. Sono certo che lei interverrà".
Il problema sta proprio nelle risorse. Alcune scuole hanno le casse ormai vuote. Nel gennaio scorso avevano saputo, mediante le circolari, che avrebbero dovuto prevedere un taglio ai loro bilanci, rispetto allo scorso anno, del 20%.
Poi, a fine agosto, il ministero ha comunicato che i trasferimenti statali avrebbero in realtà coperto non più del 53% di quell'80% residuo.
E non è finita, perchè sembra sia in arrivo un'ulteriore decurtazione del 13%, forse da collegare a quei 30 milioni di euro che il ministro Moratti ha promesso alle scuole private.
Risultato: varie scuole in bolletta, difficoltà enormi a coprire le spese correnti, anche le più semplici.
L'emergenza attuale, secondo Aurelio Pellegrini, può essere quantificata in 300-400 milioni delle vecchie lire.
"Capisco la disperazione delle scuole per la situazione drammatica nella quale si ritrovano - dice l'assessore della Provincia di Pisa - ma la strada della richiesta di soldi alle famiglie, e in quel modo, è sicuramente la soluzione che non dovevano prendere. Se problemi ci sono, vediamo di risolverli tutti insieme. Gli enti locali avevano detto e ribadito che nessun loro euro sarebbe stato destinato, per questioni legali e di scelta politica, a coprire i tagli ministeriali sul personale". L'amministrazione provinciale è disponibili a cercare di risolvere collettivamente quanto si sta verificando. "Basta - conclude Pellegrini - che tutto segua la prassi dell'evidenza pubblica".
Marco Barabotti


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