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Tirreno-Arriva il via libera definitivo per il contratto della scuola

aumento medio di 147 euro che giunge dopo lunghi rinvii Arriva il via libera definitivo per il contratto della scuola La trattativa è durata oltre un anno e mezzo CARLO LANIA ROM...

04/07/2003
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Il Tirreno

aumento medio di 147 euro che giunge dopo lunghi rinvii
Arriva il via libera definitivo per il contratto della scuola

La trattativa è durata oltre un anno e mezzo
CARLO LANIA

ROMA. Un aumento medio di 147 euro e la possibilità di poter prendere l'aspettativa per insegnare in scuole private. Sono forse le due novità principali del contratto della scuola a cui ieri il consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo. Un atto atteso da tempo, la firma tra Aran e sindacati risale infatti al 16 maggio scorso, ma rinviato senza motivi ufficiali fino a ieri tanto da spingere Cgil, Cisl e Uil a diffidare nei giorni scorsi il governo per i ritardo.
Ieri si è giunti finalmente alla conclusione che - dopo l'approvazione della Corte dei Conti - porterà a 1.100.000 dipendenti della scuola (850 mila insegnati e 260 mila assistenti tecnici amministrativi) anche il pagamento di 18 mesi di arretrati a partire dal gennaio del 2002. "Finalmente una buona notizia", commenta la Uil, mentre la Cisl si augura che la Corte dei Conti possa ora procedere senza "ulteriori e incomprensibili contrattempi". Un contratto scaduto ormai da un anno e mezzo e sette mesi di trattativa, con momenti anche durissimi in cui si è arrivati a un passo dalla rottura, ma alla fine per docenti e personale tecnico sembra davvero fatta. Uno dei punti più combattuti ha riguardato, ovviamente, l'entità degli aumenti in busta paga. Cgil, Cisl e Uil chiedevano un adeguamento agli stipendi degli insegnanti nel resto d'Europa, ma la richiesta si è scontrata con l'opposizione dell'Aran.
Alla fine il punto di mediazione è stato raggiunto in un aumento medio di 147 euro. Nello specifico l'incremento per un insegnante con 15-20 anni di anzianità di servizio è di 118,85 euro per un docente di scuola materna ed elementare, 126,89 euro per un docente di scuola media e 129,64 euro per un dicente di scuola superiore.
Gli aumenti verranno ripartiti in due tranche: la prima dal gennaio del 2002 e la seconda dal gennaio del 2003. Non mancano, però, anche alcune novità per quanto riguarda l'aspetto normativo: i 19 accordi sottoscritti tra il 1994 e il 2001 diventeranno una sorta di testo unico, mentre è stato snellito anche il livello di contrattazione integrativa nazionale lasciandovi una sola materia, la mobilità.
Inoltre sono stati velocizzati anche i tempi di informazione, concertazione e contrattazione, evitando la moltiplicazione dei livelli di trattativa sulla stessa materia, e dunque lungaggini.
Arriva, infine, anche la possibilità per gli insegnanti di andare in aspettativa per un periodo non inferiore a un anno e senza assegni, periodo di tempo durate il quale possono accettare incarichi anche a tempo determinato presso scuole di ogni ordine e grado. Ai supplenti è stata invece estesa la normativa sulla gravi patologie e sui congedi parentali finora riservata al personale di ruolo. "E' auspicabile - ha concluso la Uil - che l'approvazione di oggi rappresenti un segnale positivo per gli esiti dei contratti pubblici ancora aperti".


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