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Studiare filosofia alle elementari aiuta i bimbi in italiano e matematica

La sperimentazione in 48 scuole inglesi: affrontare domande esistenziali fin da piccoli migliora il rendimento scolastico. E i bambini litigano di meno

12/07/2015
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Corriere della sera

di Viviana Mazza, inviata a Londra

Costringere un sedicenne ad amare la filosofia? «E’ ammirevole ma è troppo tardi», scrive un editoriale del Times di Londra. La proposta: cominciare alle elementari. Nel Regno Unito, in realtà, 48 scuole hanno iniziato a insegnarla a bambini di 9-10 anni, con risultati eccezionali, secondo un rapporto pubblicato dalla Education Endowment Foundation.

L’etica del castigo, il dilemma dell’arca di Noè

Per un anno 3.000 bambini hanno imparato la filosofia con un approccio accessibile. Si siedono in cerchio e guardano un video, un’immagine oppure leggono un articolo di giornale, che servono da spunto per la discussione. Tra i temi affrontati: l’etica del castigo; il dilemma dell’Arca di Noè (quali animali dovrebbero andare prima di altri? E se non possono entrarci tutti, chi dovrebbe restare fuori e perché?). Gli insegnanti hanno anche stimolato il dibattito sull’esistenza o meno della magia nella vita reale e su cosa sarebbe giusto fare se si potesse avere una bacchetta come Harry Potter. Sono previsti periodi di silenzio in modo da dare ai bambini il tempo di riflettere prima di esprimere le proprie opinioni e riunioni in gruppi più ristretti per formulare domande da affrontare poi con l’intera classe.filosofia aiuta i ragazzi in italiano e matematica

Il rapporto conclude che l’insegnamento della filosofia porta i bambini a imparare più rapidamente anche la matematica, oltre che a leggere e scrivere. Tendono a litigare di meno: durante la ricreazione «sono in grado di risolvere le dispute parlandone e rispettano di più i punti di vista altrui», nota la ricercatrice Stephen Gorard della Durham University che ha esaminato i risultati. Gli effetti sembrano più evidenti tra i bambini più svantaggiati. Gli adulti tendono a dimenticarlo, ma le domande sul perché esistiamo, su dove andiamo e sul bene e il male se le pongono spesso anche i più piccoli.