sole 24 ore - Statali, sbloccati i rinnovi

ministro Frattini assicura il rapido avvio delle trattative a partire da ministeri e parastato

Statali, sbloccati i rinnovi
Pronta la direttiva del Governo per l'Aran - Allarme dei sindacati sulle risorse finanziarie
ROMA - I tre milioni e mezzo di dipendenti pubblici potranno contare presto sul rinnovo del contratto. "Partirà in tempi rapidi la nuova stagione contrattuale per il settore del pubblico impiego" ha infatti affermato ieri a Roma il ministro della Funzione pubblica, Franco Frattini, a margine di un convegno organizzato dalla Confartigianato. Frattini ha anche assicurato "di aver già mandato all'Aran la direttiva sui comparti e di aver fissato per mercoledì prossimo la riunione del comitato di coordinamento dei comitati di settore, che dovrà definire tutti gli ambiti di contrattazione". Sui tempi Frattini non si sbilancia: "Si può partire con ministeri e parastato, ma i tempi dipendono soprattutto da Aran e componente sindacale. Per quanto ci riguarda - ha ribadito il ministro - noi siamo pronti a dare il via al tavolo delle trattative". Dopo l'accordo-quadro raggiunto a Palazzo Chigi il 5 febbraio relativo agli aumenti (100,71 euro per gli statali, 108,97 per il personale della scuola), a chiedere di dare un'accelerata all'avvio della contrattazione sono i sindacati, che ricordano anche che a fine marzo scade il primo trimestre di "vacanza" contrattuale. "In vista di questa scadenza - ha affermato Antonio Focillo, segretario confederale della Uil - i sindacati chiederanno che l'importo corrispondente venga erogato ai lavoratori già alla fine di questo mese. È necessario accelerare i tempi della trasmissione della direttiva del ministero della Funzione pubblica all'Aran, poichè il Governo si è impegnato in tal senso, ma non ha ancora prodotto il testo che consente di dare il via libera al contratto". A preoccupare i sindacati è soprattutto la disponibilità delle risorse finanziare. "Abbiamo letto le previsioni del ministero del Tesoro sulla spesa pubblica - ha continuato Focillo - e abbiamo capito che si fanno calcoli su risorse che ancora nessuno ha visto". A chiedere al Governo un rispetto degli impegni assunti è anche Laimer Armuzzi, segretario generale della Cgil-funzione pubblica: "Il Governo ha preso degli impegni che deve rispettare - ha detto -, ma soprattutto deve recuperare le risorse finanziarie indispensabili affinché la contrattazione possa partire. Su questo punto - ha precisato Armuzzi - non ci possono essere dubbi che il 2% di inflazione pregressa, oltre al 3% di inflazione programmata siano elementi che vadano presi in considerazione per il calcolo degli incrementi salariali". "A proposito delle polemiche sui costi dei contratti pubblici - ha detto Focillo - vanno ribaditi i contenuti perfettamente in linea con l'accordo sul costo del lavoro del luglio '93 e le compatibilità con il bilancio dello Stato. Inoltre gli aumenti corrisposti ad altre categorie - ha concluso - sono assai simili a quelli previsti per i comparti pubblici e in definitiva i costi di questi non incidono in senso negativo sulla spesa pubblica". Luca Vitale

Mercoledì 13 Marzo 2002

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