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Sole 24 ore-Nella scuola stretta sugli esuberi.

ISTRUZIONE - Approvato il Dl che impone la riconversione per i docenti di ruolo che hanno perso la cattedra. Nella scuola stretta sugli esuberi. Semplificate le procedure per definire la pensio...

22/11/2002
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Il Sole 24 Ore

ISTRUZIONE - Approvato il Dl che impone la riconversione per i docenti di ruolo che hanno perso la cattedra.

Nella scuola stretta sugli esuberi.

Semplificate le procedure per definire la pensione.

Sbloccati 139 milioni in tre anni per la ricerca industriale.

ROMA - Il ministero dell'istruzione dovrà aprire il confronto con i sindacati per definire le modalità di riconversione dei circa 7mila docenti in esubero. Per evitare la mobilità '#8212; stabilisce il decreto legge 212 approvato ieri in via definitiva dalla Camera '#8212; gli insegnanti di ruolo che hanno perso la cattedra dovranno frequentare corsi di riqualificazione. Occorrerà stabilire, per ciascun profilo, nuove possibili chance occupazionali. I docenti soprannumerari potrebbero prepararsi, con 800 ore di lezione e tirocinio, per il sostegno agli studenti con handicap. Oppure, potrebbero essere convertiti all'insegna mento in materie 'vicine' a quelle in cui hanno conseguito l'abilitazione. Al ministero si prospetta anche la possibilità che alcuni professori, come quelli di stenografia e dattilografia, siano utilizzati per funzioni amministrative. Nel caso di rifiuto alla frequenza del corso, di risultato negativo o di mancata accettazione del nuovo posto è prevista la procedura di mobilità.

Il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, ha dunque messo in campo una leva per la gestione del personale della scuola, in base ai fabbisogni formativi, mettendo fine alla garanzia del posto fisso una volta conquistato il '#8216;ruolo'. Lo strumento è cruciale se si realizzerà la riforma della scuola, poiché la riduzione del monte-ore e la rimodulazione dei curricula, assieme all'integrazione con la formazione professionale, comporteranno una ridefinizione degli organici.

Tra le modifiche inserite nella discussione parlamentare figura la disposizione proposta dal Governo che semplifica le procedure per la pensione del personale della scuola. Per attribuire l'assegno definitivo si farà riferimento alla lettera di comunicazione della nomina, qualora manchi il provvedimento formale. In questo modo si accelererà la definizione di oltre 9l0mila domande. Insegnanti e personale amministrativo e di supporto per anni hanno dovuto fare i conti con un assegno provvisorio. Inoltre, precisa un comunicato del ministero, è ora possibile trasferire all'Inpdap la gestione delle pratiche. E l'istituto previdenziale "ha comunicato -- spiega la nota '#8212; che nel giro di poco più di un anno riuscirà a smaltire tutto l'arretrato".

L'iter parlamentare ha pure sbloccato 139 milioni di euro (la dote finanziaria per gli anni 2001, 2002, 2003) che la legge 388/00 ha destinato alla ricerca industriale. I fondi erano rimasti sulla carta in mancanza della circolare attuativa che avrebbe dovuto essere varata dal ministero delle Attività produttive, d'intesa con l'Università. Ora le risorse sono destinate al fondo previsto dal decreto legislativo 297/99 e potranno essere utilizzate come crediti d'imposta. Si tratta di una goccia nel mare rispetto alle esigenze della ricerca industriale e dello sviluppo precompetitivo, quantificate dall'Istruzione in un milione di euro. I finanziamenti, a questo punto, dovrebbero essere destinati a pro getti immediatamente realizzabili.

Per le università la nuova legge (che è pubblicata anche sul sito Internet: www.ilsole-24ore.com/norme) conferma la spesa di 375 milioni di euro in cinque rate annuali dal 2002 per 'coprire' i debiti pregressi derivanti dagli automatismi sugli stipendi del personale. Infine, per iniziativa parlamentare, gli atenei avranno sei mesi in più per adegua re gli ordinamenti dei corsi alla riforma dell'autonomia: un processo che, per quanto riguarda le lauree di primo livello, è già stato realizzato almeno nel 90% dei casi.

MCD.


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