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Sole 24 ore-Il Governo apre ai docenti

Disponibilità sugli aumenti legati al merito ROMA - Letizia Moratti insiste: daremo più soldi agli insegnanti migliori. Lo ha ribadito ieri nel corso di UnoMattina e una previsione specifi...

16/09/2003
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Il Sole 24 Ore

Disponibilità sugli aumenti legati al merito
ROMA - Letizia Moratti insiste: daremo più soldi agli insegnanti migliori. Lo ha ribadito ieri nel corso di UnoMattina e una previsione specifica - 190 milioni di euro a decorrere dal 2006 - è stata già messa, nero su bianco, nel piano quinquennale da 8,3 miliardi di investimenti per l'istruzione approvato venerdì scorso dal Governo. Oggi il ministro dell'Istruzione inaugura alle 10.30 al Vittoriano l'anno scolastico alla presenza del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Letizia Moratti parlerà di istruzione, Europa e spesa per i giovani: due temi già portati all'attenzione di Bruxelles. Fin dal suo arrivo a Viale Trastevere, infatti, il ministro ha guardato alla scuola, ai docenti e alla loro ricollocazione professione in chiave europea. In concreto: Letizia Moratti è disponibile a incrementare le retribuzioni - se ne parlerà con il prossimo rinnovo contrattuale - anche in base al merito. Senza tuttavia dimenticare, precisa il titolare dell'Istruzione, che il monte orario di lavoro negli altri Stati è decisamente maggiore rispetto a quello dei prof italiani. Oggi, però, Moratti allargherà il suo discorso per ribadire che l'Italia spende troppo poco per le famiglie e i ragazzi, rispetto alla media Ue. Mancano, insomma, i necessari investimenti "nel capitale umano" che consentono di progettare una società in termini di sviluppo e competitività. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, si tratta di una tesi e di una precisa linea politica scelta dal ministro dell'Istruzione in vista della Finanziaria. Un'azione che ha già trovato consensi in ampie fette della maggioranza - An, Udc, Lega - e del Governo, con i colleghi Maroni e Prestigiacomo, per esempio. Ma non va neanche dimenticato che occorre sempre fare i conti con le esigenze di bilancio difese con tenacia dal Tesoro. Ecco perchè il piano per la scuola da 8,3 miliardi di euro dal 2004 al 2008 rappresenta un impegno politico ufficiale dell'Esecutivo ed è ora una carta in più, dal valore piuttosto alto, a disposizione della Moratti nella partita a poker sulla manovra di bilancio. Il progetto rilancia una serie di proposte caldeggiate anche da altre forze di maggioranza. Torna in campo, per esempio, il "rimborso per spese di autoaggiornamento" già realizzato l'anno scorso con una proposta di Giuseppe Valditara (An), poi però non rinnovato nel 2003. Si parla, inoltre, di "valorizzazione della professione docente": un'espressione utilizzata al posto di "merito", parola considerata tabù e che finora ha portato sfortuna a chi l'ha usata, come il ministro Ds Luigi Berlinguer che cadde proprio su un progetto del genere. Nel piano pluriennale di investimenti si fa notare la "esigenza di avviare politiche di definzione delle funzioni del personale docente coerenti con la necessità di valorizzarne il ruolo e di riconoscere le diverse e articolate professionalità". Una politica che "richiede adeguati interventi anche sotto il profilo del trattamento economico". I soldi in più vanno assegnati "in relazione al profilo e al tempo di lavoro, nonchè per assicurare un coerente sviluppo di carriera, con interventi in sede contrattuale per la disciplina del rapporto di lavoro". Nel contratto appena rinnovato, in effetti, tutti coloro i quali attendevano un segnale evidente e visibile per la meritocrazia degli insegnanti sono rimasti delusi. Certo, c'è una commissione di studio sulla materia: ma non è certo una svolta o un segnale forte, che invece deve ancora arrivare. Cambiamenti in vista, al contrario, dovrebbero vedersi tra pochi giorni sulla disciplina del reclutamento dei docenti. Il testo messo a punto dal ministero dell'Istruzione dovrebbe approdare in settimana prima all'incontro preliminare del Consiglio dei ministri e poi essere licenziato dalla riunione di Governo. Sulla bozza (si veda Il Sole-24Ore di venerdì scorso) è stata ormai raggiunta un'intesa di massima. Sono tuttavia preannunciate manifestazioni di protesta dei precari davanti a Montecitorio. MARCO LUDOVICO
Martedì 16 Settembre 2003


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