Sole 24 ore-E la Moratti "riforma" i docenti (universitari)

E la Moratti "riforma" i docenti
ROMA - Cambia il profilo del docente universitario. Il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, ha messo a punto la riforma dello stato giuridico degli accademici e tenta - dopo diversi tentativi a vuoto fatti dai suoi predecessori negli ultimi 20 anni - di rimettere mano alla disciplina della categoria, che può vantare una corposa e agguerrita "lobby trasversale" in Parlamento. Il testo del disegno di legge delega, elaborato dal ministero dell'Università, dovrebbe approdare al Consiglio dei ministri del 28 agosto e da lì cominciare l'iter - che non sarà semplice - alla Camera e al Senato. Una delle maggiori novità del Ddl è il ritorno al concorso nazionale, che sarà svolto ogni due anni per i professori ordinari e associati. Il ruolo dei ricercatori diventa invece "a esaurimento". Il numero dei posti a concorso è fisso, pari al fabbisogno indicato dagli atenei più un 20% di "idonei". Per i vincitori del concorso il primo incarico è temporaneo. Entro questo periodo l'università può decidere di nominare in ruolo il docente, ma può anche non farlo. Gli atenei, inoltre, potranno assumere studiosi stranieri o italiani che lavorano all'estero. Il progetto prevede di aumentare il ricorso a docenti esterni, assunti con contratti di collaborazione coordinata e continuativa rinnovabili per non più di cinque anni. Cambia anche il trattamento economico: ci sarà una parte fissa - corrispondente all'attuale retribuzione a tempo pieno - più una "variabile", che sarà assegnata in base a impegni particolari nella didattica, nella ricerca e nella gestione delle risorse umane e finanziarie. L'orario di lavoro dei docenti viene fissato in 350 ore annuali, di cui 120 per l'attività didattica - oggi sono 60-90 - anche se le facoltà potranno modificare questi assetti. M.LUD.
Martedì 19 Agosto 2003