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Sole 24 ore - A rischio 40.000 insegnanti

(NOSTRO SERVIZIO) ROMA - A venti giorni dallo squillo della prima campanella nelle aule scolastiche, puntuali arrivano incertezze e disagi nella nomina dei docenti. Rischiano, infatti, di ess...

22/08/2002
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Il Sole 24 Ore

(NOSTRO SERVIZIO) ROMA - A venti giorni dallo squillo della prima campanella nelle aule scolastiche, puntuali arrivano incertezze e disagi nella nomina dei docenti. Rischiano, infatti, di essere illegittime (e quindi di venire azzerate) le graduatorie per le supplenze, ormai compilate da quasi tutte le province. Risultato: potrebbe essere rivista la nomina di 30-40mila insegnanti. A fare scattare l'allarme è stata una sentenza del Tar del Lazio (la n. 7121) che annulla una circolare del ministero dell'Istruzione risalente allo scorso mese di giugno (la n. 69). In questo documento veniva previsto, per gli abilitati presso le scuole di specializzazione Siss che avessero prestato servizio durante il corso biennnale nei periodi di sospensione delle lezioni, un punteggio aggiuntivo rispetto ai 30 punti base loro assegnati. Una decisione che non è piaciuta ai giudici amministrativi, i quali, sia nel Lazio che in Umbria, si erano già espressi in materia con pronunce dalla portata più circoscritta. Nella motivazione della sentenza del Tar Lazio, i giudici amministrativi sostengono l'incompatibilità dell'insegnamento con la frequenza del corso di specializzazione e, quindi, negano la possibilità di assegnazione di un doppio punteggio: uno per il servizio svolto e l'altro per il titolo di studio conseguito. A questo punto, poiché le sentenze del Tar sono immediatamente esecutive, le graduatorie dovranno essere riviste sottraendo i punti in più concessi agli abilitati Siss. Questo a meno che il ministero guidato da Letizia Moratti non decida di impugnare il provvedimento davanti al Consiglio di Stato. Strada che - confermano a Viale Trastevere - a pochi giorni dall'inizio delle lezioni sembra la più plausibile per scongiurare il caos-nomine. "Poichè lo scopo principale è assicurare la presenza e la stabilità dei docenti nelle classi - spiega Sergio Scala, dirigente all'interno del dipartimento Istruzione del ministero - l'amministrazione valuterà l'opportunità di un'impugnazione della sentenza chiedendo nel frattempo una sospensione dei suoi effetti". Questo, tuttavia, non esclude la possibilità di una revisione delle graduatorie durante l'anno se nel frattempo arriverà un parere in tal senso del Consiglio di Stato. Intanto, sul dicastero di Viale Trastevere piovono le critiche dei sindacati che hanno chiesto un incontro sul tema al ministro Moratti. "Questo Governo - è il commento del segretario generale della Cgil Scuola, Enrico Panini - sta determinando una crescente inefficienza nella direzione della struttura amministrativa. Non a caso, la sentenza del Tar è molto pesante nel giudizio che esprime sull'operato del ministero su una materia come la formazione delle graduatorie permanenti per la quale il Miur, dopo aver perso altre cause, ora è censurato sul modo di applicazione delle sentenze dei tribunali". Critico sull'operato del ministero anche il leader della Uil Scuola, Massimo Di Menna, secondo il quale però non si può parlare di un inizio d'anno nel caos perché "l'80% degli insegnanti è di ruolo". Circoscrive l'allarme anche l'Associazione nazionale presidi: "Se si parte dall'ipotesi di dover rimettere mano a circa 30-40mila nomine già effettuate - sostiene il presidente dell'Anp, Giorgio Rembado - ciò significa dover rivedere in media non più di quattro nomine per istituto". Sul merito della sentenza, però, tutti i sindacati concordano con i criteri stabiliti dalla sentenza del Tar. "Era sacrosanto rimettere mano alle graduatorie - concordano Di Menna e Panini -. Sulle Ssis il ministero ha voluto agire di sua iniziativa senza condividere i nostri rilievi. Gli abilitati delle Ssis non potevano avere quel punteggio in più". E se queste incertezze valgono per le scuole dell'intero territorio nazionale, quelle della Basilicata dovranno fare i conti con un'ulteriore difficoltà: i danni che il maltempo ha causato al turismo. Per accontentare gli operatori del settore la giunta regionale ha decretato un rinvio (dall'11 al 16 settembre) dell'inizio delle lezioni. Mariolina Sesto


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