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Si sciopera per il clima

e le scuole si spaccano sulle assenze giustificate

27/09/2019
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Il Messaggero

Migliaia di studenti, oggi, scenderanno in piazza per il terzo Global Strike For Future: lo sciopero contro i cambiamenti climatici. Gli studenti delle scuole superiori e delle università sfileranno in corteo in diverse città e al loro fianco ci sarà anche parte del personale della scuola. La manifestazione più grande sarà a Roma, dalle 10 da piazza della Repubblica fino a piazza Madonna di Loreto ai Fori: attesi almeno 5mila studenti, inevitabili le ripercussioni sul traffico con tanto di 25 linee di bus deviate. Un movimento da grandi numeri che ieri è stato accolto dal consiglio comunale di Roma, che ha dichiarato lo stato di emergenza quest'anno. Il ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, in una circolare indirizzata alle scuole, ha chiesto di giustificare i ragazzi che non andranno a scuola per aderire alla manifestazione e di non contare la giornata di oggi come un giorno di assenza nel computo finale dei giorni di lezione, sempre nel rispetto dell'autonomia scolastica e quindi delle decisioni che verranno poi prese dalle singole scuole.
DIVISIONII dirigenti scolastici però, per la prima volta di fronte ad una richiesta simile da parte del Ministero, si ritrovano ora divisi. A Roma infatti c'è chi ha recepito completamente le indicazioni del Ministero e chi invece ha deciso di comportarsi come sempre, in occasione di uno sciopero, segnando l'assenza in quanto tale. Pur sostenendo la causa ambientale, ovviamente.  Quindi ci sono scuole, come il liceo Newton, il Seneca e l'Orazio che non conteranno il giorno di sciopero come una assenza. Il Seneca avrà uno striscione dedicato e il suo spezzone all'interno del corteo mentre l'Orazio, tramite la preside Maria Grazia Lancellotti, ha dichiarato lo stato di emergenza climatica ed ecologica. La scuola, quindi, si impegna ad eliminare l'uso delle bottigliette di plastica e ad adottare la raccolta differenziata, con percorsi dedicati al riciclo dei materiali.
Ci sono poi istituti che, invece, segneranno l'assenza pur condividendo la tematica ambientale, tanto che molti hanno deciso di approfondirne i contenuti con incontri e dibattiti a scuola. Sarà così, ad esempio, al liceo Azzarita con lezioni mirate mentre al Mamiani gli studenti si incontreranno per un'assemblea così come avverrà all'Albertelli. Verranno segnati assenti anche i ragazzi che non entreranno a scuola nello storico liceo classico Tasso, al Lucrezio Caro, al Kant, al Primo Levi e all'Aristotele.
POSIZIONII cortei sfileranno anche a Milano, Genova e Torino, a Napoli Pisa, Brescia, Taranto, Bari, Napoli, Como, Udine, Verona, Parma, Modena e Messina, Treviso, Vicenza, Venezia e Padova e non saranno divisi solo i presidi ma anche i docenti e il personale scolastico: i sindacati Flc Cgil e Unicobas hanno infatti promosso la protesta, la Uil no spiegando che lo sciopero ha valore sindacale mentre Usb mentre invita a manifestare non ritiene giusto far giustificare le assenze perché lo sciopero è una cosa seria.
Intanto al Miur ci sarà una lezione speciale con i ragazzi di 10 istituti provenienti da tutta Italia per l'incontro Ambiente: la lezione più importante. Gli studenti presenteranno i loro progetti: ci saranno poesie a tema ma anche robot che filtrano l'acqua trattenendo gli oli inquinanti e i droni e gli umanoidi addestrati' al monitoraggio dei sistemi ambientali, gli impianti tecnici per il risparmio di acqua e plastica e i dispositivi che facilitano i soccorsi in caso di calamità naturali. 
Lorena Loiacono 


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