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Si aiuta un governo impresentabile

L'intesa separata sottoscritta da Cisl, Uil e il Governo, sull'applicazione del decreto Brunetta, è un ulteriore colpo ai diritti dei lavoratori pubblici

08/02/2011
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ItaliaOggi

L'intesa separata sottoscritta da Cisl, Uil e il Governo, sull'applicazione del decreto Brunetta, è un ulteriore colpo ai diritti dei lavoratori pubblici. Quelle stesse organizzazioni sindacali che hanno concordato il blocco dei contratti fino al 2013, la riduzione dei salari dei lavoratori pubblici e del fondo per finanziare i contratti dei precari nelle pubbliche amministrazioni e che hanno condiviso tutte le scelte antisociali del Governo Berlusconi rinunciano definitivamente a tutelare i lavoratori e le loro condizioni di lavoro. È curioso che si accusi la Cgil di fare politica e poi si sottoscriva una intesa che ha come unico fine quello di soccorrere un Governo moralmente e politicamente impresentabile. Infatti quell'accordo, volutamente separato, non risolve le emergenze: precari,blocco dei contratti, Rsu e scatti di anzianità.Si recepiscono acriticamente i contenuti della legge Brunetta, riducendo le prerogative del contratto nazionale per lasciare il posto all'arbitrio. Non vengono previsti aumenti salariali per i prossimi tre anni. Con una vera e propria presa in giro per i lavoratori si afferma che i salari non potranno essere decurtati e che le risorse utilizzabili per la classifica di performance saranno quelle previste dal cosiddetto dividendo dell'efficienza che per i settori della conoscenza significano i tagli pesantissimi previsti dalla legge 133/2008. Vengono indebolite le regole contrattuali per lasciare il posto alla definizione di un accordo quadro che armonizzi le relazioni sindacali sulla base dei contenuti del decreto Brunetta. La Flc-Cgil in questi mesi si è spesa per difendere la validità dei contratti nazionali e le prerogative della contrattazione decentrata. L'accordo separato mette in discussione tutto ciò. In una situazione in cui aumenta l'inflazione e il prelievo fiscale sui lavoratori dipendenti, in cui cresce la disoccupazione, in cui vengono licenziati migliaia di precari, si decide di assumere come priorità le modalità di applicazione della legge Brunetta! Siamo di fronte ad una indecorosa sceneggiata. Per queste ragioni metteremo in campo, con la Fp e la Cgil, tutte le iniziative di mobilitazione necessarie compreso lo sciopero generale del pubblico impiego e una manifestazione nazionale di tutti i settori della conoscenza il 2 Aprile.

Mimmo Pantaleo, segretario Flc-Cgil


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