Scuolaoggi-SI TORNA A PARLARE DI DECRETI SULLA RIFORMA. SILENZIO SUL PRECARIATO

SI TORNA A PARLARE DI DECRETI SULLA RIFORMA. SILENZIO SUL PRECARIATO
Il consiglio dei ministri si appresta a dare il primo ok alla bozza di decreto attuativo della riforma per quanto riguarda la scuola primaria e la scuola dell'infanzia. Parola di valentina Aprea, sottosegretario all'Istruzione. Niente da fare, invece, per quanto riguarda il disegno di legge governativo sui precari: ancora non esiste un testo condiviso. Si riapre, dunque, la strada di attuazione della legge 53, una strada che comunque sarà ancora lunga e piena di insidie. Dopo il benestare del consiglio dei ministri, infatti, il testo dovrà aspettare il parere delle competenti commissioni di camera e senato e il parere non meno significativo del Cni, il parlamentino scolastico che vede rappresentate tutte le rappresentanze sindacali del personale della scuola. Al di là di questi passaggi che porteranno via comunque dei mesi, il cammino della riforma dovrà superare ben altri ostacoli. Prima di tutto Letizia Moratti dovrà definire il piano finanziario complessivo per attuare la riforma: documento che, secondo la legge 53 doveva essere approvato entro 90 giorni. La scadenza è stata ampiamente tradita. E senza questo atto la riforma non può fare un passo. Si dice che si aspetta la nuova Finanziaria per avere indicazioni in merito attendibili. Per ora, dunque, il preannunciato primo assenso del consiglio dei ministri sulla bozza del primo decreto di riforma è poco più del solito annuncio. Perchè la tanto sbandierata riforma non passi troppo nel dimenticatoio. Di altra natura, invece, le incertezze sulla legge del precariato: le ipotesi finora rese note hanno sollevato più dissensi che consensi.