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Scuolaoggi-Ragazzi verso il diploma: non uno di meno

Ragazzi verso il diploma: non uno di meno Torniamo sul progetto di legge della Regione Emilia-Romagna intitolato 'Norme per l'uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno...

09/04/2003
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ScuolaOggi

Ragazzi verso il diploma: non uno di meno
Torniamo sul progetto di legge della Regione Emilia-Romagna intitolato 'Norme per l'uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l'arco della vita, attraverso il rafforzamento dell'istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro'. L'obiettivo è quello di condurre le ragazze e i ragazzi della regione '#8211; tutti, e non uno di meno, a un diploma di istruzione superiore o a una qualifica professionale.
Uno degli strumenti individuati dal progetto di legge per raggiungere questo obiettivo è il biennio integrato, con cui si intende accompagnare il percorso dei ragazzi al termine della scuola media. Tale biennio, a seconda dell'istituto scolastico prescelto, conterrà insegnamenti di cultura generale, competenze trasversali e contenuti professionalizzanti. Un positivo intreccio tra sapere e saper fare che si basa anche su stage e tirocini, su azioni orientative e percorsi più personalizzati. 'A 13 anni '#8211; spiega l'assessore regionale alla scuola Mariangela Bastico - è impossibile fare una scelta consapevole circa il proprio futuro. Per questo l'obiettivo del biennio integrato '#8211; prosegue l'assessore - non è solo quello di dotare tutte le ragazze e i ragazzi di una cultura di base che possa consentire loro l'apprendimento di saperi che rafforzeranno la loro identità di cittadini consapevoli, ma anche quello di permettere ai giovani di poter cambiare idea, passando dal sistema dell'istruzione a quello della formazione o viceversa. Senza un'offerta formativa integrata di base, chi a 13 anni inizia un percorso nella formazione difficilmente potrà tornare sui suoi passi: troppo onerosi sarebbero i debiti formativi da recuperare per poter rientrare nel sistema dell'istruzione'. Con tale percorso, che prevede il reciproco riconoscimento delle competenze acquisite e dei crediti formativi, sarà realisticamente realizzabile un meccanismo di 'passerelle ' tra un sistema e l'altro. 'Il biennio integrato '#8211; spiega Bastico - eviterà inoltre la creazione di un doppio canale tra istruzione e formazione, sfuggendo al rischio di creare una scuola di serie A (l'istruzione, ovvero il sistema dei licei) ed una di serie B (le scuole professionali e tecniche)'.
Laddove la legge Moratti, impone ai tredicenni un scelta precoce e sostanzialmente irrevocabile tra istruzione e formazione, il progetto di legge regionale offre un ampliamento di opportunità per consentire una scelta più consapevole a 15 anni, per evitare la creazione di un doppio canale, per sfuggire a un'impropria gerarchizzazione dei saperi.
Tale offerta integrata, a forte valenza orientativa, sarà attuata sulla base di un accordo tra le istituzioni scolastiche autonome e gli organismi di formazione accreditati: in tale atto verrà definito il progetto formativo, flessibile, anche personalizzato, caratterizzato da modalità didattiche innovative, con tirocinii e stage anche all'estero. Il progetto di legge sancisce inoltre le modalità e le responsabilità di svolgimento di tali attività formative, che sono costruite comunque in coerenza con l'indirizzo dell'istituzione scolastica di riferimento. In tal modo è possibile definire le competenze fondamentali indispensabili per proseguire, al termine del biennio, nell'istruzione o nella formazione professionale o nell'apprendistato.
In tale contesto, anche l'alternanza scuola-lavoro diventa uno strumento di apprendimento e di formazione importante, a condizione che sia, come viene individuata dal progetto di legge regionale, una metodologia didattica, e non una sorta di quarto canale, nel quale svolgere l'obbligo formativo accanto all'istruzione, alla formazione professionale e all'apprendistato; un canale che, tra l'altro, assumerebbe i caratteri di mero addestramento al lavoro, a cui indirizzare i ragazzi più in difficoltà. Al fine di valorizzare gli elementi di qualità che debbono connotare le modalità di apprendimento nei luoghi di lavoro, il progetto di legge definisce i requisiti essenziali che devono essere posseduti dalle imprese formative. Tali requisiti sono riferiti in particolare all'eccellenza dei risultati ottenuti nella gestione aziendale, alla propensione al miglioramento continuo e alla valorizzazione delle risorse umane, alla disponibilità di personale di supporto all'apprendimento, alla dotazione di tecnologie avanzate.


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