ScuolaOggi-ANCHE LO SNALS CONTRO LA MORATTI

ANCHE LO SNALS CONTRO LA MORATTI
Continua la commedia degli equivoci: Letizia Moratti insiste sull'attuazione del tutor, e proprio mentre parla arriva la comunicazione che la trattativa all'Aran sul problema sospesa lo scorso 6 settembre e rinviata al 10, è stata ulteriormente rinviata. Perchè manca ancora qualsiasi ipotesi su cui discutere. Neppure le paventate minacce nei confronti dei dirigenti scolastici possono dunque indurre le scuole a varare queste figure senza un preventivo accordo contrattuale. E sull'argomento interviene anche Alessadro Dutto, segretario regionale dello Snals per ribadire questa posizione.Lo SNALS-Confsal ha preso atto di quanto il Ministro Moratti ha dichiarato nella conferenza stampa in occasione dell'apertura dell'anno scolastico e mentre condivide la posizione sulla diffusione della cultura della pace e della tolleranza nella scuola in riferimento ai luttuosi eventi terroristici, in relazione alle assicurazioni date dal Ministro stesso che nella prossima legge finanziaria non saranno previsti tagli nella scuola, non può che confermare quanto già ha avuto modo di sostenere, in sede di presentazione del DPEF, che "preservare" la scuola dai tagli non è sufficiente, ma è necessario "investire".
Lo SNALS-Confsal è d'accordo con il Ministro che le leggi dello Stato vadano applicate, ma rammenta che è dovere del Governo trovare le risorse finanziarie necessarie per applicarle e creare le condizioni per concludere le trattative contrattuali sulle materie negoziali, anch'esse previste dalla legge.
Il Ministro Moratti più che preoccuparsi di affermare che la trattativa con i sindacati non è preclusiva dell'istituzione del tutor, intensifichi piuttosto il suo impegno per accelerare la negoziazione, al fine di porre le scuole nella condizione di definire le deliberazioni collegiali dalle quali devono scaturire regolari provvedimenti amministrativi, quali quelli necessari per assegnare l'incarico tutoriale ai docenti.
Lo SNALS-Confsal , pertanto, ribadisce che ogni deliberazione dei collegi dei docenti deve far riferimento non solo alle leggi dello Stato, ma anche a precisi istituti contrattuali che da esse discendono per poter deliberare in materia di organizzazione del lavoro, per fornire tutti gli elementi necessari che consentano al dirigente scolastico di formalizzare i suoi provvedimenti in conformità alle leggi e alle norme pattizie.
A proposito dei provvedimenti di nomine e della formalizzazione delle graduatorie definitive da cui esse discendono, lo SNALS-Confsal non condivide il quadro roseo prospettato dal Ministro Moratti, ma vede realisticamente una situazione che si presenta con luci ed ombre, a macchia di leopardo, sul territorio nazionale. Con l'occasione lo SNALS-Confsal esprime apprezzamento per l'impegno profuso da tutti gli operatori dell'Amministrazione scolastica che hanno saputo far fronte ad una difficile e complessa situazione che è auspicabile non si verifichi più in futuro.
Per quanto concerne, inoltre e più specificamente la trattativa all'ARAN sull'art. 43 che ha subito un differimento e, quindi, un rallentamento,proprio in quanto condizione indispensabile per la risoluzione dei problemi contingenti, dovrà trovare da parte del Governo il massimo impegno affinché si concluda quanto prima.
La nuova organizzazione del lavoro prefigurata dalla riforma della scuola richiede puntuali istituti contrattuali perché possa attuarsi, per quelle materie riservate al negoziato in relazione all'orario di lavoro, alla retribuzione, alla mobilità territoriale e alla formazione del personale.
Lo SNALS-Confsal, al contrario di quanto dichiarato dal Ministro Moratti, non ritiene che si possa dare puntuale applicazione alla riforma, per quanto riguarda la nuova organizzazione del lavoro, in assenza delle norme pattizie previste anch'esse per legge.

Alessandro Dutto
Segretario regionale SNALS Conf.s.a.l.