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Scuola, tutti contro Granata Decisione inopportuna La Cgil: Un trucco per approvare il buono

Presidi, sindacati, genitori dicono no al posticipo dell'inizio delle lezioni Scuola, tutti contro Granata "Decisione inopportuna" La Cgil: "Un trucco per approvare il buono" ...

24/08/2002
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Presidi, sindacati, genitori dicono no al posticipo dell'inizio delle lezioni
Scuola, tutti contro Granata "Decisione inopportuna"
La Cgil: "Un trucco per approvare il buono"
SARA SCARAFIA


Un coro di no. Raccoglie una messe di dissensi la decisione di Fabio Granata, assessore regionale alla Pubblica istruzione, di fare slittare dal 17 al 30 settembre l'inizio dell'anno scolastico. A schierarsi contro il decreto le opposizioni di centro-sinistra ma anche i sindacati, i presidi, i genitori.
Fuoco alzo zero dalla Margherita. "Dopo la decisione clientelare del buono scuola - dice Egidio Ortisi, capogruppo all'Ars della "Margherita per Rutelli" ma anche professore di Latino e Greco a Siracusa - ecco puntuale quella demagogica del rinvio dell'inizio delle lezioni. Assolutamente incosciente delle conseguenze devastanti del provvedimento, l'assessore finge anche ironia quando si dice sicuro di ricevere consensi da parte degli studenti. E somiglia proprio a quei pessimi educatori che, pur di ricevere applausi dai propri alunni, lesinano impegno serio ma non pacche sulle spalle".
A fargli eco è il compagno di partito Carmelo Tumino, componente della commissione Pubblica istruzione dell'Ars. "Lo spostamento dell'inizio delle lezioni al 30 settembre appare non motivato, errato e dannoso - dice Tumino - Non motivato perché le graduatorie per l'assegnazione delle supplenze sono già pronte. Assurdo perché, lo sanno bene tutti, il caldo di settembre è più sopportabile di quello di giugno. È sbagliato perché rischia di invalidare l'anno scolastico, non tenendo conto dei giorni di chiusura delle scuole per via delle elezioni. Dietro il decreto ci sono motivi politici non chiari".
Anche i Ds incalzano. Contro lo slittamento delle lezioni prende posizione la responsabile provinciale scuola, Patrizia Mazzola, che invita alla mobilitazione: "Caldo o non caldo, la soluzione adottata merita l'attenzione e la protesta delle forze politiche e sindacali".
E i sindacati hanno già dissotterrato l'ascia di guerra. "Dietro questa decisione - dice il segretario confederale Cgil Santo Inguaggiato - c'è il tentativo da parte di Cuffaro e Granata di far approvare la legge sul buono scuola e di assestare così il colpo definitivo alla scuola pubblica. Docenti, studenti e famiglie devono mobilitarsi per salvaguardare il ruolo di palestra di pluralismo e democrazia della scuola pubblica".
Dura anche la Cisl, che per bocca del suo segretario siciliano Paolo Mezzio parla di uno "strafalcione" dell'assessore. "Invito l'esponente del governo - dice il leader della Cisl - a ritirare la proposta, che farà piacere ai bambini ma metterà in un mare di guai gli studenti alla fine dell'anno. Se Granata procede con il decreto, la fine dell'anno e gli esami di Stato si accavalleranno".
Ma Granata non arretra di un millimetro. "Ho solo messo nero su bianco quello che tutti pensavano - replica l'assessore - La scuola deve tornare a "sapere" d'autunno. I presidi che vogliono cominciare prima lo facciano pure, ma motivino la loro scelta. I "dissidenti" stanno solo portando avanti una polemica ideologica e si limitano all'esercizio della retorica".


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