FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3961853
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Scuola, la preside cerca aule per gli studenti iscritti in più: multata per 500 euro. Ed ora trasferita

Scuola, la preside cerca aule per gli studenti iscritti in più: multata per 500 euro. Ed ora trasferita

Scoppia il caso ad Ancona, il provvedimento deciso dall'ufficio scolastico delle Marche guidato il Marco Ugo Filisetti che il 25 Aprile aveva scritto agli studenti equiparando le vittime del Nazifascismo a quelle della Resistenza. L'Adi scrive al ministro: "Sanzione illegittima, atto grave"

15/05/2021
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Ilaria Venturi

Aveva studenti iscritti in più per l'anno prossimo e mancavano le aule. Ha accettato le domande con riserva, ha interloquito con la Provincia sugli spazi, come fa ogni dirigente scolastico in questi casi, informando l'ufficio scolastico regionale. Risultato? 500 euro di multa per "condotta negli ambienti di lavoro e nei rapporti con gli organi di vertice, non conforme ai principi di correttezza". E' un caso che indigna il mondo della scuola quello scoppiato ad Ancona. La preside, Alessandra Rucci, è stata sanzionata dall'ufficio scolastico delle Marche diretto da Marco Ugo Filisetti, lo stesso dei messaggi agli studenti con citazioni di Benito Mussolini e dell'equiparazionismo per il 25 Aprile tra chi sacrificò la sua vita per liberare l'Italia dal nazifascismo e chi cadde dall'altra parte.

Alessandra Rucci dirige da 12 anni l'Istituto di istruzione superiore Savoia Benincasa di Ancona, è tra le fondatrici del movimento di Avanguardie educative di Indire, nominata lo scorso anno dal ministero nella task force per le emergenze educative. Nel 2019 il suo Istituto, per riconosciuti meriti nella didattica digitale integrata, è stato scelto dal Ministero come sede dell'unico Future Lab della regione Marche. In sua difesa si schierano colleghi, insegnanti e le famiglie.

La dirigente,sostenuta dagli avvocati dell'Anp, ha avviato un'azione legale per chiedere l'archivizione della sanzione disciplinare. Non solo, è di oggi la notizia che sarà trasferita in nome di un principio di rotazione dei presidi. Un provvedimento a firma di Felisetti non correlato alla sanzione, comminata dall'organo collegiale dell'Usr, ma che tutti leggono come tale. Contro il trasferimento c'è una petizione di mille firme delle famiglie dell'istituto.

L'Adi (associazione docenti e dirigenti italiani) ha scritto al ministro Patrizio Bianchi per chiedere che la sanzione sia revocata e che la preside non sia rimossa: "Questa dirigente è stata oggetto da parte dell'Usr Marche di un gravissimo provvedimento disciplinare. La motivazione? L'essersi con impegno e passione prodigata, per reperire spazi, sostenuta da tutto il Consiglio di istituto" scrive Alessandra Cenerini. "Nello sfondo di questo inconcepibile provvedimento c'è il trasferimento di Alessandra Rucci ad altro istituto, che chiedono che il criterio della rotazione, per altro non sempre attuato, non venga esercitato in un momento in cui le scuole vivono e operano in una situazione di emergenza e hanno bisogno dell'integrità e della continuità delle loro risorse a partire dai dirigenti e dagli insegnanti".

I dirigenti, "si dicono seriamente preoccupati di questo modo di agire di un organismo periferico del ministero" spiega Cenerini. "Sugli spazi le scuole si rapportano con gli enti locali, questo è un attacco all'autonomia scolastica". Antonello Giannelli, voce dell'associazione nazionale presidi, pe rla di una sanzione "inaccettabile": "Siamo di fronte a una collega nota per le sue qualità professionali e umane che dà tanto alla scuola, assurdo che debba essere sanzionata per essersi data da fare per risolvere il problema delle aule carenti. L'amministrazione in questo modo porta a pensare che preferisce colleghi che non si muovono di fronte ai problemi. Noi chiediamo un'amministrazione, al contrario, capace di valutare i dirigenti nel merito, non cercando appigli sugli aspetti burocratici: così si svilisce la professione. Le contestazioni mosse alla dirigente ai nostri avvocati paiono davvero risibili".

Alla fine le aule in più sono state trovate per un esubero di un centinaio di studenti, ma ora la preside Rucci dovrà comunque lasciare dal prossimo anno l'istituto Savoia Benincasa.

Cosa viene contastato alla dirigente? Non ha "fornito tempestivamente avviso all'ufficio scolastico regionale della carenza di aule", nell'interlocuzione con la Provincia di Ancona ha "rappresentato una situazione più grave di quella poi accertata e risolta", e ha anche rappresentato, "in una lettera indirizzata alle famiglie degli alunni iscritti una situazione logistica di particolare gravità". Tra le motivazioni della sanzione anche l'avere " in dichiarazioni ad organi di stampa, rappresentato la medesima situazione di carenza di spazi, motivando la necessità di disporre di ulteriori locali con la necessità di distanziamento sociale imposto dalla pandemia". L'ufficio le contesta in conclusione di aver assunto, sia nelle comunicazioni con le famiglie che con i media, "toni inutilmente allarmistici descrivendo in modo precipitoso una situazione la cui gravità era esagerata".

"Il mio obiettivo era solo quello di non dover procedere ad una selezione degli iscritti- aveva spiegato Alessandra Rucci - per rispettare la libera scelta delle famiglie". E nella sua memoria difensava il legale Fabio Paladini respinge tutte le contestazioni.

"La dirigente - viene fatto notare - ha sempre informato l’Ufficio scolastico regionale, che ha ricevuto le comunicazioni per conoscenza e non si sono mai riscontrate scorrettezze o criticità nel proprio operato. Fare di questa interlocuzione diretta con la Provincia un elemento a carico della Dirigente, addirittura di rilievo disciplinare, non è in alcun modo legittimo, proprio perché si tratta di normali attività svolte da un dirigente scolastico, tanto che nessuna norma prevede per dette fattispecie una rilevanza astrattamente disciplinare". Normale per i presidi avere relazioni dirette con gli enti locali, così come viene dimostrato che non è vero che la dirigente, come si dice nella contestazione di addebito, ha avviato l’interlocuzione con gli enti locali tardivamente. In conclusione, nessuna volontà di calpestare le prerogative dell'Ufficio regionale così come gli organi di stampa, viene ricordato, sono stati informati dalle famiglie sugli esuberi.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL