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Scuola, al via oltre 33mila assunzioni tra insegnanti e personale non docente

Si tratta di numeri (pari al solo turnover) - sottolinea il sindacato FLC - molto inferiori alle effettive disponibilità di posti

31/07/2014
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Il Messaggero

L'’INCONTRO
ROMA Oltre 33mila assunzioni tra insegnanti e personale non docente per il 2014-2015 a partire da settembre. In particolare, riferisce la Flc-Cgil, secondo quanto comunicato dal Ministero dell’Istruzione nell'incontro di ieri, sono in corso di autorizzazione 28.781 assunzioni di docenti (15.439 su posto comune e 13.342 su sostegno) e 4.599 di personale Ata. 
I NUMERI

«Si tratta di numeri (pari al solo turnover) - sottolinea il sindacato - molto inferiori alle effettive disponibilità di posti ed in particolare per i docenti su posto comune sono circa il 58%, per i docenti di sostegno circa l'82% e per gli ATA circa il 35%. La prossima settimana dovrebbe essere definita la ripartizione effettiva dei docenti per ordine di scuola e per tipologia di posto e pubblicato il Decreto con le istruzioni operative. Per il personale Ata sarà necessario attendere qualche giorno in più in considerazione che la pubblicazione dei trasferimenti è prevista per il 4 agosto. Nell'incontro abbiamo ribadito la nostra richiesta di assunzione su tutti i posti liberi, in applicazione del decreto 104/14, per garantire le procedure di stabilizzazione che sono al vaglio anche della Corte di Giustizia Europea e sollecitata l'emanazione dell'atto di indirizzo oltre alla richiesta di tenere in considerazione gli ulteriori pensionamenti determinati dai mancati mantenimenti in servizio e dalla norma su quota 96».
LE REAZIONI

Sulle assunzioni interviene anche la Cisl. «Arriva una prima risposta alle pressanti richieste che noi e gli altri sindacati avevamo avanzato». A dirlo è Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola. Che ribadisce: «Lo sblocco delle assunzioni è un fatto positivo, ma il loro numero copre solo per il 65% quello dei posti vacanti (51.693), la cui copertura dovrebbe avvenire col piano triennale previsto dal decreto 104 dello scorso settembre. Piano che tuttavia rischia di non avviarsi perché il Ministero dell’Economia e delle Finanze chiede, in contropartita, che si rimetta mano ai trattamenti economici del personale, allungando ulteriormente il tempo di attesa per il primo scatto di stipendio».
Critico anche lo Snals-Confsal che accusa il governo di «disattendere l'applicazione della legge che prevede la copertura di tutti i posti disponbili e vacanti». Il sindacato sottolinea che le proposte formulate coprono sostanzialmente il turn-over e l'integrazione del sostegno prevista da precedenti provvedimenti legislativi. «Abbiamo manifestato - aggiungono al sindacato - tutta la nostra delusione e il nostro dissenso per la mancata applicazione delle norme legislative vigenti che prevedono un piano pluriennale di nomine che coprisse tutti i posti disponibili e vacanti sia per il personale docente che per quello Ata».
S.I.


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