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Rivoluzione scuola, Profumo ai precari «Il concorso di settembre è solo l'inizio»

Il piano del Ministro. Ma i sindacati protestano: "Chiarire sui numeri"

26/08/2012
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Il Resto del Carlino

«IN QUESTO momento di difficoltà il fatto di procedere a un numero così elevato di assunzioni è un buon segnale per la scuola e per il Paese». Il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, in un'intervista radiofonica, ieri è tornato sui provvedimenti varati dal governo nella «maratona» di venerdì. Per quanto riguarda il pacchetto-scuola (oltre all'ipotizzato varo per decreto di un nuovo Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione), il maggiore impatto sul mercato del lavoro viene dall'annuncio che il 24 settembre verrà pubblicato un bando di concorso per coprire circa 12.000 cattedre nelle scuole statali di ogni ordine e grado (11.892 posti vacanti). E QUASI altrettanti posti saranno messi a disposizione dal ministero di viale Trastevere attingendo alle attuali graduatorie (per un totale di 21.112 contratti a tempo indeterminato). Il ministro ha poi sottolineato che ci sarà un ulteriore passo. «E' previsto un concorso che sarà bandito a settembre. E' il primo dal 1999 e per alcune classi di concorso addirittura il primo dal 1990. Un altro ci sarà l'anno prossimo in primavera e poi con regolarità ogni tre anni. In questo modo rinormalizziamo il sistema di ingresso nella scuola». Intanto l'esercito dei prof precari è sul piede di guerra. Per ora gli insorti' si scatenano sul web. Un nuovo concorso come non se ne vedeva da 13 anni? Sì, ma ricordano su Facebook i vecchi concorsi nel frattempo sono stati sostituiti, di fatto, dalle graduatorie ad esaurimento stracariche di prof (oltre 200mila) che ancora aspettano un posto, pur lavorando da anni con contratti a termine. Insegnanti che adesso, dopo abilitazioni, corsi per salire in graduatoria, anni di contratti a termine, si dicono preoccupati dall'idea di doversi rimettere in gioco per partecipare a un'ulteriore selezione». Osserva Mimmo Pantaleo, segretario della Flc-Cgil: «E' importante l'assunzione dei 12mila docenti e di oltre 1200 dirigenti scolastici. Ma se la platea (del prossimo concorso, ndr) riguardasse soltanto gli abilitati, già avremmo 240-250mila potenziali concorrenti; se poi la si allarga ai giovani laureati, potrebbero diventare magari 300-350mila e tutto ciò a fronte di 12mila posti. Così si rischia il cannibalismo». PER MARIA Stella Gelmini, ex ministro dell'Istruzione, «è positiva la scelta di Profumo di procedere con un concorso, che però non deve penalizzare i giovani né creare false aspettative, perché i numeri della scuola restano quelli decisi con i tagli: la selezione deve avvenire con procedure meritocratiche che premino i più bravi». Secondo Giuseppe Fioroni, anche lui ex ministro dell'Istruzione, ma nel governo Prodi, invece «il concorso ha ancora vecchie regole che non fanno della scuola italiana una scuola normale. Questa avrebbe bisogno di far esaurire le graduatorie permanenti che sono raddoppiate aumentando i precari». B. Rug.


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