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Resto del Carlino-Scuola, partenza a rischio

Scuola, partenza a rischio ROMA '#8212; Si fanno sentire gli effetti della sentenza del Tar del Lazio, che ha annullato graduatorie '#8212; e contratti già sottoscritti '#8212; per i ...

23/08/2002
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Il Resto del Carlino

Scuola, partenza a rischio

ROMA '#8212; Si fanno sentire gli effetti della sentenza del Tar del Lazio, che ha annullato graduatorie '#8212; e contratti già sottoscritti '#8212; per i supplenti, creando quarantamila precari. Gli studenti siciliani torneranno in classe il 30 settembre, due settimane dopo le altre regioni; un dato preoccupante soprattutto in relazione a un possibile effetto domino ai danni degli studenti italiani. Altre regioni minacciano una partenza ritardata: in prima fila la Campania, che è già in allarme.
Frequenza garantita
Il provvedimento è dell'assessore regionale alla Scuola Fabio Granata, che ha firmato il decreto. "Ho preso questa decisione '#8212; spiega Granata '#8212; per il grave subbuglio che si creerà con l'avvio dell'anno scolastico a causa della sentenza Tar delle supplenze". Il rinvio garantirebbe i duecento giorni di scuola previsti dalla legge, complici due variazioni: la chiusura dell'anno spostata dall'8 al 14 giugno e un giorno in meno di vacanze a Pasqua.
Ma alla base della decisione presa a Palermo ci sarebbe anche un altro motivo: "Le condizione climatiche della Sicilia '#8212; aggiunge Granata '#8212; ci permettono di ritardare l'avvio dell'anno didattico di due settimane rispetto agli studenti del resto d'Italia. E poi sono convinto che la notizia verrà accolta volentieri dalle famiglie siciliane". Non dal ministero, secondo cui in Sicilia "l'organizzazione della Direzione regionale è pronta a partire". E le stesse fonti precisano che le nomine effettuate nell'isola sono già state 6.500, e neppure una cinquantina i cosiddetti casi Ssis (le scuole universitarie di abilitazione all'insegnamento i cui diplomati sarebbero stati, secondo la sentenza del Tar, indebitamente favoriti nella compilazione delle graduatorie rispetto a coloro che hanno superato il normale concorso).
Contro la sentenza del Tar, viale Trastevere oppone il ricorso immediato al Consiglio di Stato. "Tale richiesta '#8212; replica preoccupato Alessandro Ameli, coordinatore della Gilda '#8212; non annulla immediatamente gli effetti della decisione del Tar Lazio e l'amministrazione è comunque tenuta ad adeguarsi alla sentenza".
Secondo Ameli "il ministero deve muoversi per adeguarsi alla sentenza correggendo la circolare ed eliminando la possibilità di cumulo di punteggio per gli insegnanti Ssis". Altrimenti '#8212; spiega l'Associazione dei presidi '#8212; potrebbe succedere che a Natale, se il Consiglio di Stato darà torto alla Moratti, gli istituti si ritroveranno con le cattedre vuote e le nomine da rifare".
"Un autunno di lotta"
I sindacati della scuola, dal canto loro, pur critici nei confronti della decisione della Sicilia, hanno ribadito comunque che il problema delle graduatorie è serissimo e hanno chiesto formalmente un incontro con il ministro. E i Cobas annunciano un autunno di lotta alla gestione Moratti (nella foto): "L'anno scolastico è condannato a cominciare nel caos".
di Claudia Marin


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