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Resto del Carlino-Scuola, assunzioni a rischio sindacati sul piede di guerra

Scuola, assunzioni a rischio Sindacati sul piede di guerra ROMA '#8212; A rischio le assunzioni in ruolo. I termini non sono scaduti ma per i sindacati della scuola è allarme rosso. Se le ipo...

17/07/2002
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Il Resto del Carlino

Scuola, assunzioni a rischio
Sindacati sul piede di guerra
ROMA '#8212; A rischio le assunzioni in ruolo. I termini non sono scaduti ma per i sindacati della scuola è allarme rosso. Se le ipotesi più negative si dovessero tramutare in realtà da settembre tutti i posti vacanti '#8212; stimati in circa 80.000 '#8212; potrebbero essere ricoperti solo da supplenti annuali. A denunciare la situazione i sindacati, per una volta uniti, che vedono con preoccupazione avvicinarsi il 31 luglio senza che il ministero dell'istruzione abbia indicato il contingente delle immissioni in ruolo per il prossimo anno mentre, in contemporanea, dal dicastero del Tesoro giungerebbero segnali espliciti sulla volontà di imprimere una forte stretta alla spesa scolastica. Se a questo si aggiunge il previsto blocco, per il 2003, di tutte le assunzioni nei comparti dello Stato stabilito dal Dpef, si capisce facilmente quale sia la preoccupazione dei dirigenti sindacali.
Secondo il leader della Cgil scuola Enrico Panini, le nomine "non si faranno, oppure, le poche che verranno fatte non avranno decorrenza economica da settembre 2002 perchè fatte dopo il 31 luglio". La situazione "è gravissima '#8212; ha aggiunto Panini '#8212; anche perchè una decisione di questa portata non ha precedenti ed è l'"ouverture" di un inizio anno ampiamente a rischio prima ancora di partire". Panini ha quindi annunciato che la Cgil ha dato in queste ore mandato ai propri legali "per diffidare e denunciare il ministero dell'Istruzione per le mancate nomine ruolo, che rappresentano anche una interruzione di servizio pubblico".
Critiche anche dalla Cisl: "Il tempo che scorre e il silenzio assoluto su questa vicenda, ormai a ridosso della scadenza del 31 luglio, lasciano
realisticamente presupporre che quest'anno non ci saranno assunzioni in ruolo", ha osservato il segretario generale Daniela Colturani. Per la prima volta, ha detto, si andrebbe verso la "totale precarizzazione di tutti i posti vacanti nella scuola". Insomma, il nuovo anno scolastico potrebbe partire con "un clima di precarizzazione che lascia immaginare segnali preoccupanti per la scuola".
Duro anche il giudizio del segretario generale della Uil scuola Massimo Di Menna, che parla di un "colpevole ritardo" e di un "forte clima di sfiducia e incertezza tra i docenti". Ma c'è di più: "Se si andasse verso il blocco delle
assunzioni, il risultato sarebbe un'ulteriore precarizzazione del lavoro nella scuola senza alcun giustificato motivo sul fronte del risparmio, che per il prossimo anno risulterebbe comunque marginale".
Anche lo Snals, per bocca del suo segretario Fedele Ricciato, si dice "molto preoccupato": "Si andrà verso l'instabilità del corpo docente, si danneggeranno gli studenti e le aspettative dei vincitori di concorso". Dura la posizione del coordinatore della Gilda Alessandro Ameli: "C'è la chiara volontà di arrivare all'obiettivo assunzioni zero: una scelta politica miope e insensata, sia perchè in prospettiva non si prevede un turn-over del personale docente, la cui età media è tra i 50 e i 65 anni, sia perchè non assumendo si avranno solo docenti scarsamente motivati".
s. m.


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