Resto del CArlino-Reggio E.-L'estate vissuta pericolosamente dagli insegnanti non di ruolo

ODISSEA Caos sulle regole
L'estate vissuta pericolosamente dagli insegnanti non di ruolo
"Da anni lavoro nella scuola, ma una situazione confusa come questa non l'ho mai vista". Roberto Bussetti, responsabile Cgil del settore, in queste mattine è assediato nel suo ufficio in via Roma dagli insegnanti precari che chiedono informazioni. "Si trovano con graduatorie cambiate da regole che a volte non conoscono, spesso hanno punteggi più bassi dei precedenti. Saranno molti a fare ricorso".
Chi si rivolge a voi per i ricorsi?
"Stamattina (ieri, ndr) sono arrivati una ventina di insegnanti. E c'era la nostra impiegata che voleva dare le dimissioni, perchè ha passato tutta la giornata a rispondere alle telefonate dei docenti".
Ci sono difficoltà per presentare i reclami?
"Il modulo è semplice, quello che facciamo è soprattutto spiegare le nuove regole per calcolare i punteggi. Poi c'è tanta gente ancora in vacanza. Ci ha chiamato un insegnante da Pantelleria per chiederci che cosa può fare per sapere se il suo risultato sia giusto. Il Csa, l'ex Provveditorato, gli ha detto che basta che mandi un fax con il ricorso, ma il suo problema è quello di controllare".
L'ex Provveditorato ieri stava già correggendo i primi errori, esaminando le richieste delle decine di insegnanti che si sono presentati ai loro uffici.
"La realtà è che in Provveditorato a Reggio le ferie le hanno fatte in pochi. Non è colpa loro se c'è questa situazione e se ora devono ammucchiare domande e controllarle in tempi strettissimi. Se ce la fanno in cinque giorni a fare la graduatoria definitiva significa che avranno fatto una bella corsa. Però con tutta questa fretta resterà una sensazione di insicurezza, il dubbio che siano stati fatti degli errori ".
Dalle materne alle superiori, quanti sono i precari a Reggio interessati da queste graduatorie?
"Varie centinaia di persone".
L'ex Provveditorato promette che per l'inizio delle scuole saranno già assegnate il 90 per cento delle supplenze.
"Non ne sarei così certo. Occorre vedere quanti ricorsi saranno fatti. Se saranno centinaia non credo che riusciranno a mantenere le scadenze, e questo porterà a disagi a scuola".
Che cosa significa per un insegnante essere chiamato alla supplenza in ritardo?
"Significa che questi precari avranno perso 10, 15 giorni di lavoro, e quindi di stipendio. Perderanno dei soldi. Mentre negli ultimi anni il 1 settembre il personale era già incaricato dalle scuole".
Che cosa può fare un insegnante che voglia contestare anche la graduatoria definitiva?
"Occorrerebbe andare al Tar, ma sono ricorsi lunghi e costosi, ed è raro che si prenda questa strada. Si arriva a discutere il caso quando magari questa graduatoria non c'è più",
Perchè, dopo anni in cui la situazione delle nomine era migliorata, quest'anno si è così in affanno?
"Ci sono stati errori materiali, dovuti anche al sistema informatico, in quasi tutte le operazioni. C'è una situazione di estrema confusione che sembra creata ad arte. Quasi che si voglia poter dire che le graduatorie non funzionano, un'ottima scusa per andare alla chiamata diretta dei presidi".
Per i precari sono annunciate quest'anno 15.000 assunzioni.
"Ma siamo di fronte a una carenza d'organico di 160.000 posti. E' un'operazione di facciata fatta senza pensare minimamente alla funzionalità della scuola. Tengono alto il numero dei precari perchè così è più facile fare dei tagli sulla scuola".
Paolo Patria