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Resto del Carlino-No al precariato

Scuola, no al precariato" Stigmatizzano, un modo soft per dire "siamo sul piede di guerra", ma a Patrizia Prati (Cisl scuola) e Nara Orsi (Cgil scuola) la scelta del ministero dell'Istruzione...

02/08/2002
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Il Resto del Carlino

Scuola, no
al precariato"
Stigmatizzano, un modo soft per dire "siamo sul piede di guerra", ma a Patrizia Prati (Cisl scuola) e Nara Orsi (Cgil scuola) la scelta del ministero dell'Istruzione di 'precarizzare' il lavoro del personale della scuola proprio non va giù.
Precari, categoria ignota ai più, ma che rappresenta circa l'80% del personale tecnico-amministrativo (Ata) e almeno il 20% dei docenti. Ogni anno, in occasione delle immissioni in ruolo, sperano di poter dire addio al contratto a tempo determinato (passando a quello indeterminato) e ai trasferimenti da un istituto all'altro.
"Il ministero però '#8212; spiegano Prati e Orsi '#8212; ha deciso di non procedere alle assunzioni nonostante la normativa vigente e l'alto tasso di precariato (per razionalizzare le spese; ndr). Una scelta che, oltre a negare un futuro di stabilità occupazionale a migliaia di lavoratori, rappresenta un nuovo attacco all'offerta formativa della scuola statale pubblica".
Per questo Cgil e Cisl chiedono con forza al ministro dell'Istruzione Letizia Moratti "di procedere da subito alle immissioni in ruolo".
f. g.


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