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Resto del CArlino-Macerata-Altri tagli di posti e di classi Così si svilisce la scuola

PROTESTAGiulio Silenzi accusa il Governo "Altri tagli di posti e di classi Così si svilisce la scuola" MACERATA "La riduzione degli organici del personale docente scrive Giulio Sile...

10/05/2004
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Il Resto del Carlino

PROTESTAGiulio Silenzi accusa il Governo
"Altri tagli di posti e di classi Così si svilisce la scuola"
MACERATA "La riduzione degli organici del personale docente scrive Giulio Silenzi, candidato del centro sinistra alla presidenza della Provincia penalizza la nostra regione con 169 posti in meno rispetto a quelli assegnati nell'anno scolastico 2003-2004. Drammatica la situazione in provincia di Macerata che ha subito circa il 28 per cento di tagli: meno 16 posti e 11 classi alle scuole elementari, meno 7 classi e 10 posti alla scuola media. Alle superiori su 647 classi richieste ne sono state autorizzate 622, con un taglio di 10 posti, mentre alla scuola materna, nonostante 272 alunni in lista d'attesa, i posti rimangono gli stessi.
"E' inammissibile che il Governo, nel definire gli organici, si ostini a non rispettare i parametri massimi previsti dal decreto per la costituzione delle classi, a non considerare la presenza dei disabili ai fini di un numero contenuto di alunni per classe, a non basarsi su criteri omogenei e oggettivi. E giustamente protestano gli operatori della scuola, le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali.
"Il rischio concreto è di ridurre ulteriormente l'offerta formativa e di aggravare gli squilibri nel territorio specie nei Comuni piccoli e montani. I 20 posti concessi alla Regione dal Ministero il 4 maggio non sono sufficienti perché si formeranno classi troppo numerose per garantire un'adeguata qualità della didattica, e si perderanno posti di lavoro.
"È' necessaria una concertazione seria e costante con gli enti locali e i sindacati, che del territorio e dei cittadini sono l'anima. Ma forse al Governo non interessa la qualità del sistema scolastico statale. Dobbiamo reagire, far sentire la voce delle famiglie, degli operatori della scuola, delle istituzioni".
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