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Resto del CArlino-Imprenditore di se stesso Così sarà il nuovo studente

Imprenditore di se stesso Così sarà il nuovo studente" ROMA '#8212; Prima di tutto una battuta, a proposito di scuola. "Dicono che dovrei tornarci io, a studiare la storia di Mussolini". Il pr...

13/09/2003
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Il Resto del Carlino

Imprenditore di se stesso Così sarà il nuovo studente"

ROMA '#8212; Prima di tutto una battuta, a proposito di scuola. "Dicono che dovrei tornarci io, a studiare la storia di Mussolini". Il presidente del Consiglio ruba la scena alla Moratti nel gran giorno della riforma. Davanti ai giornalisti Berlusconi lancia il sasso e poi torna a parlare di "riforma epocale", di interventi incisivi, di necessità e prospettive per riportare i giovani italiani di domani al passo con i loro colleghi europei.
Rivoluzione vicina
Perché è questo l'obiettivo che il governo si pone con la rivoluzione dell'impianto scolastico che adesso, grazie all'approvazione del primo dei decreti attuativi, è più vicina. I soldi sono arrivati, i primi contenuti del "quadro" disegnato con la legge, pure. I finanziamenti, per un totale di 8.320 milioni di euro, saranno spalmati su quattro anni '#8212; a partire dalla Finanziaria del 2004 fino a quella del 2008 '#8212; e riguarderanno non solo l'attuazione del nuovo modello scolastico ma soprattutto la "modernizzazione del sistema".
In altre parole: contro la dispersione scolastica; per lo sviluppo e formazione tecnica e dell'attività motoria; per l'istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema scolastico; per l'incentivazione delle tecnologie multimediali e informatiche; per la valorizzazione professionale del personale docente e di quello amministrativo tecnico e ausiliario; per il rimborso spese per l'autoaggiornamento e per gli interventi di adeguamento dell'edilizia scolastica.
Questo il lato pratico di un sistema che, parola del presidente del Consiglio, dovrà condurre ogni studente a essere "imprenditore di se stesso". E che '#8212; secondo quanto sottolineato dal ministro Letizia Moratti '#8212; dovrà essere sempre più un sistema-laboratorio nel quale la famiglia riprenderà un ruolo preminente. "In passato il rapporto tra scuola e famiglia non è stato così intenso '#8212; ha detto il ministro '#8212; ora le cose cambieranno".
Attraverso la "personalizzazione dei percorsi con cui le famiglie potranno scegliere quali offerte formative accogliere per i propri figli tra quelle che le scuole, singolarmente oppure in rete tra loro, avranno l'obbligo di presentare agli studenti". L'iter, quindi, di ogni singolo studente che sarà personale, diverso, mirato. L'orario. I genitori potranno decidere tra una quota di orario opzionale facoltativo, aggiuntivo a quello obbligatorio, che nella scuola dell'infanzia va dalle 875 ore annue a 1.700. Nella scuola primaria l'orario obbligatorio è di 891 ore annue più 99 obbligatorie per le scuole e facoltative per le famiglie. Nella scuola secondaria di primo grado l'orario annuo obbligatorio è di 891 ore più 198 ore annue obbligatorie per le scuole e facoltative per le famiglie. Tutto questo panorama '#8212; che comunque non dovrà toccare, ha assicurato il ministro, il tempo pieno e quello prolungato '#8212; consentirà di rispondere alle singole esigenze. Ad esempio, l'approfondimento di singole materie o interessi diversi, il recupero di lacune, la valorizzazione dei talenti. Altra novità, oltre a quelle relative agli anticipi per materne ed elementari, l'introduzione da subito dello studio dell'inglese e dell'informatica. Obiettivo: "formare i ragazzi '#8212; ha detto la Moratti '#8212; a diventare cittadini del mondo perché ci siano sempre meno barriere culturali". A fianco di queste innovazioni il ritorno allo studio dell'italiano (soprattutto grammatica), della matematica (geometria in testa), della geografia e della storia.
Attenzione poi all'educazione civica "perché anche gli stili di vita '#8212; spiega il ministro '#8212; diventeranno parte di una più generale educazione dei cittadini". Fino all'alimentazione che meriterà di finire tra gli insegnamenti per insegnare "ai ragazzi una alimentazione corretta".
Appello agli insegnanti
Conclusa la prima fatica e in attesa che le innovazioni diventino routine intanto per i più piccoli, il ministro assicura che entro 24 mesi saranno pronti e approvati anche gli altri decreti attuativi che riguarderanno i gradi di scuola superiori. Per adesso restano innovativi inglese e informatica, il portfolio, il tutor '#8212; per il quale però il decreto ha ridimensionato ruoli e compiti '#8212; e l'abolizione degli esami di quinta elementare. Un progetto grandioso che, ha sottolineato Berlusconi, non potrà concretizzarsi senza il costante impegno degli insegnanti.

di Silvia Mastrantonio


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