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Resto del Carlino/Giorno/Nazione-La Moratti esulta: "Pronte le nomine, anno regolare". Ma i sindacati: "Il Ministro bara".

. I precari ribattono: "Errori gravi in graduatoria". Chi entra in ruolo oggi, rischia di vedersi revocare la nomina tra due o tre mesi. La Moratti esulta: "Pronte le nomine, anno regolare". M...

26/08/2004
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Il Resto del Carlino

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I precari ribattono: "Errori gravi in graduatoria". Chi entra in ruolo oggi, rischia di vedersi revocare la nomina tra due o tre mesi.
La Moratti esulta: "Pronte le nomine, anno regolare".

Ma i sindacati: "Il Ministro bara".
E intanto il T.A.R. rinvia il giudizio sui ricorsi.
di Marco Lamberti

ROMA Il termine per l'assunzione di 12.356 insegnanti di ruolo è scaduto ieri, e il ministero assicura che è tutto pronto per le nomine. Ma la polemica continuerà fino ad anno scolastico avviato. Perché quello delle graduatorie di maestri e professori è un ginepraio in cui è difficile districarsi.
In arrivo altre proteste. Canta vittoria Letizia Moratti: "Nonostante siano state apportate il 27 luglio sostanziali modifiche alla legge sulle graduatorie, oltretutto sollecitate anche dai precari stessi precisa il ministro abbiamo raggiunto l'obiettivo. Anche quest'anno, per la quarta volta consecutiva, riusciremo a far partire regolarmente l'anno scolastico, con gli insegnanti in classe sin dal primo giorno di scuola". Molto meno ottimisti i sindacati, che spiegano come sulla regolarità delle nomine pendano almeno due spade di Damocle: quella della sentenza del Tar del Lazio (che ieri si è espresso su una quarantina di ricorsi astenendosi e dunque rinviando al merito ogni decisione) e quella delle graduatorie definitive per l'assegnazione delle cattedre annuali, graduatorie che ancora non sono state completate, mentre su quelle provvisorie grava il peso delle migliaia di reclami dei prof, che contestano i conteggi fatti in fretta e furia. Riguardo alla sentenza del Tar, la Gilda segnala "il rischio-beffa, per chi è entrato di ruolo, di vedersi revocare la nomina tra due o tre mesi".
E Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia Romagna, ma il discorso vale per tutta Italia rincarano la dose, spiegando il meccanismo usato: "I Csa hanno ricevuto l'ordine di individuare gli aventi titolo e di darne comunicazione agli interessati, riservandosi di verificarne la posizione nel la successiva graduatoria definitiva. La procedura sconfina nel ridicolo: comunicare a centinaia di persone che probabilmente saranno assunte salvo verifica delle graduatorie definitive di futura pubblicazione scatenerà aspettative nonché altri ricorsi e altri forti ritardi". Anche lo Snals chiede verifiche per
valutare "se la tempestività delle nomine non abbia compromesso la regolarità dei provvedimenti". Enrico Panini, della Cgil, tuona: "Nomine virtuahi". E oltre alle 12mila cattedre nuove di zecca, in ballo ci sono anche i 110mila posti di supplenza annuale. La rabbia dei precari, mai sopita, sta montando a mille. "Non escludiamo iniziative eclatanti", avverte da Milano Wolfango Pirelli della Cgil, sottolineando gli "errori macroscopici" della graduatoria: "Ci sono insegnanti gli fa eco Capelli della Cisl che nella lista provvisoria erano nella posizione giusta. e in quella definitiva sono scomparsi e figurano iscritti a Salerno".
Insomma un disastro. "Altro che regolare svolgimento delle lezioni - aggiunge D'Onofrio della Uil di Milano - rischiamo che a Natale non ci siano ancora gli organici completi".
Intanto, come in un irreale dialogo tra sordi, il ministero presenta la "mappa" delle nuove assunzioni: 2.145 alle materne, 3.232 alle elementari, 2.109 alle medie, 2.695 al le superiori e 2.175 destinati al sostegno. La ripartizione regionale delle immissioni in ruolo vede in testa la Lombardia con 2.288 nomine, seguita da Campania (1.186) e Lazio (1.140). Ultimo in graduatoria il Molise con 91 assunzioni.
Trattativa sul Tutor. Intanto prosegue la lotta, all'interno delle scuole, sul la figura del tutor, che in molti istituti non si vorrebbe applicare invocando l'autonomia scolastica. Il 30 agosto - parte il negoziato Aran-sin dacati. Solo lo Snals sembra disponibile ad accettare la novità, annunciando però la richiesta di congrui aumenti.


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