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Resto del Carlino-E i prof annunciano un autunno rovente

E i prof annunciano un autunno rovente ROMA '#8212; Sarà un autunno "caldo". Sperimentazione o no, sul tappeto ci sono molti nodi da sciogliere e, di conseguenza, molti problemi da affrontare per...

01/08/2002
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Il Resto del Carlino

E i prof annunciano un autunno rovente

ROMA '#8212; Sarà un autunno "caldo". Sperimentazione o no, sul tappeto ci sono molti nodi da sciogliere e, di conseguenza, molti problemi da affrontare per alunni e famiglie alla ripresa delle lezioni.
Primo fra tutti quello del contratto degli insegnanti.
La Gilda ha già messo in mora il ministero. "Passati tre mesi, scattano comunque le indennità di vacanza contrattuale '#8212; spiega Alessandro Ameli, segretario nazionale '#8212; e questo significa che ai dipendenti spettano acconti. Su questo terreno non è latitante solo il ministero ma l'intero governo, che ancora non ha detto che cosa intende fare per il contratto dei docenti. Del resto i 19mila miliardi di lire del piano pluriennale sono rimasti solo belle intenzioni. Di fronte a una situazione simile non si può pensare che a una stagione di tensioni, e noi abbiamo già dichiarato la mobilitazione".
Risorse. E' questo il punto centrale delle controversie. C'è il contratto, ma c'è anche la Riforma che, al momento, non ha copertura economica. E sul discorso economico insiste anche Massimo Di Menna (Uil): "Il contratto è scaduto il 31 dicembre 2001. In questo periodo gli insegnanti non hanno avuto nè aumenti nè copertura dell'inflazione. Il governo deve dire con chiarezza quanti soldi intende investire nella scuola e per la valorizzazione professionale".
C'è poi un altro tema caldo che aveva fatto esplodere le ire, solo qualche giorno fa, di Enrico Panini della Cgil e di Daniela Colturani della Cisl, ovvero il blocco delle assunzioni. I docenti vincitori di concorso dovevano essere immessi in ruolo secondo graduatorie entro il 31 luglio. Non è stato fatto e questo vuol dire '#8212; e tutti i sindacati sono concordi '#8212; iniziare l'anno con una raffica di nomine di supplenti e contratti a termine.
Da parte sua il Ministero lamenta esuberi che però, spiegano i sindacati, non sono stati delineati nel merito. In altri termini, ci possono essere più docenti del necessario in alcune aree specifiche ma essere carenti in altre. L'individuazione degli esuberi, quindi, deve essere mirata mentre così, accusano i sindacati, si "è colpito nel mucchio". "Ottantamila posti saranno coperti da insegnanti con rapporto precario. I vincitori di concorso non hanno certezza del loro futuro '#8212; sottolinea Di Menna '#8212; questo non è accettabile anche se le immissioni avverranno, come ha garantito la Moratti, nel corso dell'anno".
Ancora. Nel calderone di tagli e blocchi rientra anche il personale Ata, ovvero i lavoratori non docenti. E, infine, c'è il nodo dei dirigenti scolastici il cui concorso è stato avviato solo per metà. E questo, garantisce Fedele Ricciato segretario dello Snals, darà il via a un enorme contenzioso giuridico.
Ecco perché, tra gli altri proprio lo Snals ha già deciso la mobilitazione della categoria a cominciare dall'avvio del nuovo anno scolastico.
A meno che non ci sia "Una chiara inversione di tendenza anche relativamente all'assunzione '#8212; spiega Ricciato '#8212; di precisi impegni finanziari".
s. m.


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