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Repubblica-Troppo pochi i soldi ai prof bufera sull'esame di maturità

ministro ha solo metà dei fondi destinati alle commissioni. Il resto - dice - nel 2003 Troppo pochi i soldi ai prof bufera sull'esame di maturità Rottura sindacati-Moratti: mancano 40 milioni di...

24/05/2002
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la Repubblica

ministro ha solo metà dei fondi destinati alle commissioni. Il resto - dice - nel 2003
Troppo pochi i soldi ai prof bufera sull'esame di maturità
Rottura sindacati-Moratti: mancano 40 milioni di euro

A meno di un mese dall'inizio delle prove parte la protesta dei 120mila commissari
MARIO REGGIO

ROMA - Aria di burrasca sui prossimi esami di maturità. Manca meno di un mese all'inizio delle prove, la prima si svolgerà il 19 giugno, e mancano i soldi per pagare i 120 mila commissari e i settemila presidenti di commissione. Malgrado il governo Berlusconi, per risparmiare, abbia cancellato i commissari esterni e le relative trasferte, in cassa il buco è di almeno 40 milioni di euro. Ma non basta. Quelli stanziati nella finanziaria, poco più di 40 milioni di euro, non sono tutti immediatamente disponibili e i compensi previsti per i commissari e i presidenti sono inferiori a quelli pagati lo scorso anno. Così, ieri pomeriggio, al termine dell'incontro tra sindacati della scuola e due direttori generali del ministero, è stata sancita la rottura. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro immediato con il ministro Moratti ed hanno respinto la proposta di dilazionare il pagamento della metà dell'indennità, poco più di 150 euro, al luglio del 2003.
"L'incontro ha segnato una netta e profonda rottura tra ministero e sindacati di categoria - dichiara il segretario nazionale dell Cgil-scuola Enrico Panini - basti dire che aumentano in modo consistente i compiti e le responsabilità dei commissari e dei presidenti rispetto al passato, visto che da quest'anno i commissari saranno tutti interni, e non solo non si adeguano le retribuzioni, ma in diversi casi, viene ridotta l'indennità rispetto al 2001. Poi la copertura della finanziaria è sottostimata, secondo le caute previsioni dello stesso ministero di almeno il 50 per cento del necessario. In questa situazione - conclude - non potrà che peggiorare la condizione delle decine di migliaia di insegnanti impegnati nella maturità, che rischiano di essere pagati a distanza di anni".
Facciamo ora due conti. La finanziaria prevede uno stanziamento di 40.240.000 euro. In base alle vecchie retibuzioni i soldi necessari per i 120 mila commissari dovrebbero essere 62.700.000 euro. Mentre per i settemila presidenti di commissione, che stavolta dovranno tenere sotto controllo tutte le sezioni di un istituto, servono otto milioni di euro, più 3.669.000 mila euro per i rimborsi spese. Il tutto fa 74 milioni di euro, senza tenere però conto dei compensi dovuti ai docenti impegnati negli esami preliminari dei candidati esterni.
Un quadro allarmante che ha provocato la reazione immediata dei Cobas: "Prepareremo iniziative in coincidenza con l'inizio degli esami - annuncia il protavoce Piero Bernocchi - questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Hanno parlato di stipendi europei e ora si accorgono di non avere una lira. È grottesco. Il disegno del governo è chiaro: prima far diventare l'esame di stato una pura formalità, visto che i prof che fanno gli scrutini sono poi gli esaminatori, per arrivare alla fine ad annullare il valore legale del titolo di studio".