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Repubblica-Pensioni, il no del sindacato

Pezzotta: "È appena stata fatta una riforma , va portata a compimento". Angeletti: "Il welfare non va toccato" Pensioni, il no del sindacato Cgil, Cisl, Uil contro i tagli. Epifani: pronti...

05/07/2003
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la Repubblica

Pezzotta: "È appena stata fatta una riforma , va portata a compimento". Angeletti: "Il welfare non va toccato"
Pensioni, il no del sindacato
Cgil, Cisl, Uil contro i tagli. Epifani: pronti allo sciopero generale

DAL NOSTRO INVIATO
CARLO BRAMBILLA

BERGAMO - "Sulle pensioni faremo tutte le mobilitazioni necessarie, anche lo sciopero generale, se ce ne sarà bisogno. Non si può fare la riforma solo per fare cassa. Su questo siamo tutti d'accordo e credo che saremo d'accordo anche nel rispondere". Si infiammano i toni del segretario della Cgil Guglielmo Epifani e si affilano le parole in vista del probabile nuovo scontro sociale sul tema delle pensioni. Un argomento sul quale Cgil, Cisl e Uil sembrano ricompattarsi. L'altolà al governo è arrivato ieri sera dalla Festa nazionale della Cisl, a Bergamo, a margine di un affollatissimo dibattito, nel campo sportivo invaso dal profumo delle salamelle alla brace. Oltre a Epifani c'erano il segretario della Cisl, Savino Pezzotta, e quello della Uil, Luigi Angeletti. "E' chiaro che se ci sono interventi sulle pensioni faccio subito lo sciopero", ha tagliato corto Pezzotta. Mentre Angeletti ha ribadito la totale indisponibilità a una riforma: "L'abbiamo già fatta e di riforme in campo previdenziale non ne abbiamo bisogno".
I tre segretari tornano poi a dividersi e a polemizzare, anche duramente, nel corso della serata, sui tema della democrazia sindacale, sulle regole della rappresentatività, sul "Patto per l'Italia", sull'"autonomia del sociale rispetto alla politica". Ma sulla riforma più urgente e controversa che il Paese si appresta ad affrontare l'unità di intenti sembra essere totale. Non tagliate le tasse e lasciate stare le pensioni, sembrano sostenere come un sol uomo i tre segretari. La Cisl dichiara la sua totale ostilità ad interventi sulle pensioni di anzianità. "Siamo contrari a modificare l'intero sistema pensionistico - tuona Pezzotta -. La riforma delle pensioni è stata già fatta due o tre anni fa e deve andare ancora a compimento. Lo stesso ministero del Welfare ha dimostrato che i conti erano in linea". "Quelli del governo stanno solo perdendo tempo - denuncia Angeletti - e continuando a parlarne provocano anche dei danni". Particolarmente preoccupato Epifani, che si dice "non rassicurato" dalle indiscrezioni secondo cui la riforma previdenziale potrebbe essere accompagnata da provvedimenti nel campo della sanità e della famiglia: "Non vorrei fosse togliere con una mano e dare con l'altra".
Altro che "Maastricht delle pensioni", come propone Silvio Berlusconi. Per Pezzotta "il problema dell'Europa non è quello delle pensioni. La questione europea è quale sviluppo economico, quale livello di competitività realizzare". I militanti della Cisl lo applaudono ogni volta che parla. E in particolare quando pizzica Epifani sulla democrazia sindacale. Ma lui conclude conciliante: "Se siamo qui a parlare insieme, vuol dire che siamo sulla strada giusta".


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