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Repubblica: Nuovo contratto per la scuola, ai prof 140 euro in più

Per il personale amministrativo e tecnico altri cento euro in busta paga Il ministro Fioroni: "E´ una svolta, finalmente si valorizza la professionalità"

08/10/2007
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la Repubblica

Dopo 48 ore di trattativa ininterrotta si chiude una vertenza di nove mesi. Soddisfatti i sindacati. Ma i Cobas contestano: "Aumenti sotto l´inflazione"

SALVO INTRAVAIA

ROMA - Dopo 24 mesi, arriva il rinnovo del contratto per il personale della scuola. L´accordo è stato siglato ieri mattina dopo 48 ore di trattative fra sindacati di categoria e Aran. Per quasi un milione e 200 mila lavoratori si profilano aumenti in busta paga che, secondo Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals e Gilda, si attestano attorno ai 140 euro lordi mensili per gli insegnanti e ai 100 euro per il personale Ata: amministrativi, tecnici e ausiliari. Il fronte sindacale, quasi tutto, «esprime soddisfazione» per il risultato portato a casa dopo nove mesi di vertenza, che riguarda il biennio economico 2006/2007 e, per la parte normativa, il quadriennio 2006/2009. Entro gennaio/febbraio, assieme agli aumenti, arriveranno anche gli arretrati. Secondo la Cgil, «dovrebbero entrare nelle tasche degli insegnanti circa 1.800 euro lordi e in quelle del personale Ata circa 1.400 euro».
«Abbiamo sottoscritto un buon contratto – commenta Massimo Di Menna, della Uil scuola – utilizzando al meglio le risorse disponibili e individuando modalità chiare per riconoscere e premiare impegno, merito e professionalità». Oltre ad una busta paga più pesante i docenti ridurranno al massimo le «carte da compilare». «L´ipotesi di contratto – spiega Enrico Panini, segretario generale della Flc Cgil - ha due punti di riferimento: sostenere la qualità della scuola statale e il lavoro dei docenti e del personale Ata, l´unica garanzia per dare un futuro degno di questo nome al Paese». Ma l´importante accordo non sembra tutto rose e fiori. Il segretario dello Snals, Marco Paolo Nigi, dopo avere espresso «apprezzamento per la conclusione della trattativa, denuncia l´assenza di congrue risorse economiche aggiuntive indispensabili per la piena valorizzazione del personale». "Abbiamo deciso di sottoscrivere il contratto malgrado le nostre riserve su risorse economiche e valorizzazione del personale», incalza Rino Di Meglio della Gilda degli insegnanti. Mentre Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas della scuola, contesta gli aumenti annunciati dai confederali. «In cifra netta – dichiara – si tratta di 70 euro per i docenti e poco più di 50 per gli Ata: neanche la metà dell´inflazione reale del biennio». Ma le novità non riguardano soltanto gli aspetti retributivi. Nel corposo documento composto da 150 articoli, per i lavoratori della scuola (dirigenti scolastici esclusi) sono state migliorate le norme sul part-time e definiti con maggiore chiarezza e puntualità gli obblighi di servizio legati all´orario. «Buone nuove» anche per i supplenti che, se il titolare rientra dopo il 30 aprile, resteranno in servizio fino agli scrutini finali e per le supplenti in congedo obbligatorio per maternità, cui viene riconosciuto il diritto alla proroga del contratto. Per la prima volta è stato inserito anche un articolo sul mobbing.
Il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha espresso un giudizio positivo: «È un´intesa che non ho difficoltà a definire di svolta, perché ci permette finalmente di valorizzare la professionalità».


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