Repubblica-Napoli-Via alla sperimentazione ma le scuole protestano

I circoli didattici devono aderire al progetto entro il 27: "Il tempo disponibile è poco"
Via alla sperimentazione ma le scuole protestano
"Come si può completare in fretta una valutazione così delicata?"

La data è fissata per martedì 27 agosto. Entro quel giorno i circoli didattici della Campania interessati alla sperimentazione prevista dalla riforma Moratti dovranno recapitare a mezzo fax la propria adesione al progetto. La direttiva, partita in questi giorni dalla Direzione Generale, ha colto però ancora in costume da bagno molti addetti ai lavori. Un classico caso di contropiede che rischia di gettare altra benzina sul calderone scolastico di agosto. Appresa la notizia, per molti dirigenti è partita la corsa contro il tempo. Fiorella Esposito, dirigente scolastico al IV Circolo didattico di Arzano, contesta le modalità dell'operazione. "La scuola è un organismo in cui si raggiungono i risultati se si condividono le scelte. Mi domando come si possa avviare e completare una valutazione così delicata, che tocca bambini delle scuole materne ed elementari, entro il 27 agosto. Come si riuscirà a sentire i genitori, gli organi collegiali, tutti i capi d'istituto, ovvero tutte quelle componenti deputate a sancire la partecipazione alla sperimentazione?". Sospeso il giudizio sulla bontà o meno dell'iniziativa ministeriale, sotto accusa sono finite le modalità con cui è stato introdotto questo nuovo percorso didattico. Oscuri sono ancora i principi con cui si procederà alla valutazione delle domande che arriveranno dagli istituti. Tra Napoli e provincia dovrebbero essere due i circoli selezionati. Nel documento con cui la Direzione Generale comunica la scadenza del 27 agosto si avverte del resto che "una volta pervenuta l'adesione, l'Ufficio Scolastico Regionale si riserva di emettere eventualmente provvedimenti autorizzativi solo quando perverranno le opportune disposizioni ministeriali in ordine alle modalità e al numero delle istituzioni che sarà possibile coinvolgere nella interessante iniziativa". La palla quindi passerà di nuovo al ministero quando l'inizio dell'anno scolastico sarà alle porte (12 settembre). Se per Silvio Zerella, dirigente dell'And (Associazione nazionale dirigenti) "quella del 27 agosto è una data completamente sballata", per i sindacati "l'ordinamento della scuola pubblica prevede riforme dal basso, la sperimentazione va in direzione contraria".
(ferruccio fabrizio)