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Repubblica/Napoli: Tagli negli istituti professionali a rischio oltre mille cattedre

Annunciati gli interventi "per migliorare efficienza ed efficacia didattica" I docenti precari primi a farne le spese ma tutti i prof sono in allarme

01/05/2007
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la Repubblica

Il ministero: studenti più volentieri in classe con meno ore

Annunciati gli interventi "per migliorare efficienza ed efficacia didattica"
I docenti precari primi a farne le spese ma tutti i prof sono in allarme

BIANCA DE FAZIO

Gli istituti professionali finiscono sotto la mannaia del governo di Roma. Il fine dichiarato è migliorare l´efficienza e l´efficacia dei percorsi formativi, quello malcelato è tagliare le spese, ridurre i docenti, limitare gli stipendi da pagare. La bozza del decreto che darà un nuovo volto agli istituti professionali (il documento è pronto, parzialmente top secret, ma giace da settimane sui tavoli del Consiglio nazionale della pubblica istruzione) prevede infatti una drastica riduzione degli orari di lezione: negli istituti professionali il tempo scuola dovrà scendere da 40 a 34 ore settimanali. Si farà meno Italiano, meno Matematica, meno Scienze, ma diminuiranno anche le ore di laboratorio, quelle che forniscono agli studenti le competenze tecnico-pratiche.
Tagliare il tempo scuola serve, secondo i tecnici del Ministero per la Pubblica Istruzione, ad "alleggerire" il carico settimanale per gli studenti. Dovranno stare a scuola meno ore, con la speranza che ci vadano più volentieri, che limitino le assenze, che si scongiurino, almeno in parte, gli abbandoni. Provvedimenti che partiranno sin dal prossimo anno, sacrificando immediatamente centinaia di docenti. Come era già avvenuto con la riforma Moratti e con la riduzione del tempo scuola nelle elementari e nelle medie, gli studenti - e dunque i docenti - perderanno ore di lezione. Qualche cifra: in Campania gli studenti che frequentano gli istituti professionali sono 72.885, divisi in 3.399 classi. Oltre la metà, ovvero 40.882, sono iscritti negli istituti professionali di Napoli e provincia, mentre si riducono a 4.000 gli alunni dei professionali della provincia di Benevento. Per tutti loro si prospettano orari più leggeri, ma anche preparazioni meno solide. Per ogni classe ci saranno 6 ore di lezione in meno ogni settimana: come dire che complessivamente - a regime - saranno tagliate 20.394 ore di lezione. E visto che ogni docente di ore deve farne 18, il calcolo è presto fatto: di qui a qualche anno verranno a mancare 1.133 cattedre.
Prendiamo gli Istituti Alberghieri, che in Campania sono numerosi (solo a Napoli se ne contano 10) e rappresentano una risorsa innegabile: sono altamente professionalizzanti e garantiscono agli studenti migliori sicuri sbocchi occupazionali, spesso prima ancora di completare l´iter scolastico. Ebbene, in questi istituti spariranno i laboratori di Sala-bar ed anche i laboratori di Ricevimento subiranno un bel taglio di almeno un´ora a settimana. Gli studenti saranno forse più contenti di restare a scuola per meno ore, ma ne usciranno meno preparati. Nelle discipline pratiche, ma anche in quelle teoriche: verranno sacrificate un´ora a settimana di Lettere, una di Scienze, una di Matematica, in tutti gli indirizzi delle scuole professionali. Sotto la scure del Governo anche le materie specifiche dei vari indirizzi: gli Istituti Agrari perderanno, ad esempio, tre ore a settimana di Scienze agrarie; l´indirizzo meccanico ne perderà tre di discipline tecnologiche; gli Istituti di indirizzo chimico-biologico perderanno ore sia di Chimica che di Biologia. Anche una disciplina come Disegno professionale verrà fornita col contagocce (tre ore meno di oggi) in Istituti di grafica e pubblicità.
Impossibile, per ora, capire quante cattedre verranno sacrificate sin da subito: il decreto deve ancora essere sottoscritto dal ministro, e gli organici sono stati conteggiati, per il momento, sulla base dell´organizzazione oraria attuale. Tra i docenti i primi a farne le spese, a settembre, saranno i precari che oggi lavorano sedendo in cattedra per le materie tecniche. Ma i docenti di Laboratorio sono già sul piede di guerra: è partita l´organizzazione per fronteggiare i tagli. Al momento si tratta di una raccolta di firme (il sito per aderire ed essere informati delle novità è www.coordinamentoitp.it), ma il coordinamento nazionale dei docenti di laboratorio è pronto a lanciare altre forme di mobilitazione.


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