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Repubblica-Napoli-Scuola, un milione col fiato sospeso

LA SCUOLA IN CRISI A 19 giorni dall'apertura dell'anno infuriano le polemiche. Corsa contro il tempo per scongiurare lo slittamento Scuola, un milione col fiato sospeso L'incub...

24/08/2002
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la Repubblica

LA SCUOLA IN CRISI
A 19 giorni dall'apertura dell'anno infuriano le polemiche. Corsa contro il tempo per scongiurare lo slittamento
Scuola, un milione col fiato sospeso
L'incubo della falsa partenza per gli studenti campani
FERRUCCIO FABRIZIO


Ed ora si contano i giorni, 19, che separano le infinite polemiche d'agosto dal 12 settembre. Per oltre un milione di studenti e per 110mila docenti di tutta la Campania quella data è diventata una incognita, per i sindacati disattenderla è un incubo da scongiurare. Una corsa contro il tempo mentre la scuola in Campania conta i nodi da sciogliere: dalla ricaduta che la sentenza del Tar Lazio potrebbe avere sulle graduatorie dei precari in cui sono inseriti i corsisti del Ssis (600 in Campania) alla vertenza sui 3329 posti in deroga del sostegno. Fino ai focolai di protesta contro la sperimentazione. Anche se ieri il ministero ha precisato che la sentenza del Tar non tocca le graduatorie perché riguarda un numero limitato di casi e, dunque, "Tutto è pronto per il regolare avvio dell'anno scolastico". Proprio quello che auspica l'assessore all'Istruzione del Comune Raffaele Porta. In caso contrario, afferma, "saranno guai per tutti, docenti, alunni e capi d'istituto". Ma Porta lancia un sospetto. "Rinviare in Campania il calendario dell'apertura delle scuole è forse l'alibi che la Moratti sta cercando, a questo punto il sospetto che sia il ministro a volere il caos è legittimo. I tagli al numero dei docenti di sostegno, le circolari ministeriali contestate dai Tar, le sperimentazioni improvvisate, sembrano azioni create ad hoc per seminare confusione e far credere che il sistema scolastico è ingestibile". L'assessore si spinge oltre. "Delle due l'una: o il ministro è del tutto incompetente, come lascerebbero pensare le sue iniziative disastrose in materia scolastica, o la sua è una scellerata strategia di scientifica distruzione del sistema pubblico dell'Istruzione. Perché tutti gli addetti del mondo della scuola non siano penalizzati ed infine per non offrire alla Moratti alibi di nessun genere è bene che l'anno parta regolarmente". Dal fronte dell'amministrazione scolastica una debole apertura all'ipotesi di uno slittamento arriva dal dirigente Luigi de Filippis. "Le graduatorie messe a rischio dalla sentenza del Tar Lazio sono quelle che riguardano le scuole secondarie, si potrebbe ipotizzare di rinviare la data dell'anno scolastico solo per quelle" .
Un no secco al rinvio arriva da Cgil e Cisl, dai sindacati però nessuna tregua "a chi ha gettato la scuola nel caos più totale". "Martedì incontreremo la Direttrice degli uffici regionale Anna Maria Dominici - annuncia il segretario generale Cisl Luigi Bifulco. Sui Ssis (Scuole di specializzazione universitaria) non chiederemo di bloccare le graduatorie, ma vogliamo garanzie sui diritti dei precari. Sui posti di sostegno mi risulta che qualche docente sia rimasto vittima del terrorismo psicologico da parte del Ministero rinunciando ad un certo numero di deroghe. Vogliamo vederci chiaro". Franco Buccino, segretario Cgil, è preoccupato: "Temo un colpo di mano da parte del ministro Moratti, un provvedimento eccezionale, magari un nuovo decreto per regolare l'avvio dell'anno scolastico ed utilizzare così la nuova sentenza del Tar del Lazio a suo favore" .
Per Buccino il rischio che le graduatorie vengano prima o dopo annullate è alto. "Sulla vicenda dei corsisti del Ssis il caso non esiste a Napoli in termini quantitativi, dal momento che sarebbero 62 quelli col doppio punteggio illegittimo. Siamo però solo all'inizio. Risultano ricorsi in cui i precari chiedono di annullare le graduatorie. Se il Tar li accoglierà, salteranno tutte le nomine" .


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