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Repubblica-Napoli-Ma è uno stimolo per attirare studenti

Anna Maria Dominici, dirigente scolastico regionale L'INTERVISTA Ma è uno stimolo per attirare studenti Era appena terminata la settimana rovente della rincorsa dei supplenti. Fino all'alt...

02/08/2002
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la Repubblica

Anna Maria Dominici, dirigente scolastico regionale L'INTERVISTA
Ma è uno stimolo per attirare studenti

Era appena terminata la settimana rovente della rincorsa dei supplenti. Fino all'altro ieri, uffici sotto pressione al Csa, il centro servizi amministrativi che poi è il vecchio Provveditorato. Ieri mattina, lo scossone: gli elenchi pubblicati da Repubblica e l'inchiesta dell'Espresso in edicola agitano l'intero mondo della scuola. Anna Maria Dominici, massimo dirigente scolastico della Campania, prova a rimettere ordine in una giornata convulsa almeno quanto lo erano state le precedenti.
"È vero dice e innanzitutto vorrei ringraziare tutti i collaboratori che hanno seguito l'iter delle supplenze, così come comprendo i tanti che si sono sobbarcati ore di attesa. A loro dico anche di stare tranquilli. Se c'è stato qualche disguido rimedieremo".
Molti i reclami?
"Al momento, una cinquantina. ma anche se fosse uno soltanto, è giusto che abbia risposta. Abbiamo appena terminato la conferenza di servizi e abbiamo individuato gli istituti e i dirigenti che completeranno le operazioni".
E veniamo alle 206 scuole che rischiamo di chiudere in Campania. Una bufera.
"Devo subito dire che io non ho ricevuto finora alcuna comunicazione da parte del ministero. Così come, scorrendo gli elenchi e i parametri utilizzati, mi sembra evidente che non si è trattato di una valutazione sulla qualità degli istituti. Piuttosto, e credo di interpretare le intenzioni del ministero, si tratta di uno studio fatto sulla base di parametri economici, si parla di improduttività, ma solo per il rapporto studentidocenti".
Di fatto una bocciatura che coinvolge centomila studenti.
"Credo si tratti anche di una sorta di stimolo. Le scuole che non raggiungono questi parametri, sono chiamate a proporre un'offerta formativa più accattivante per poter allargare la platea scolastica, per stimolare e convincere le famiglie. Insomma è soprattutto un monitoraggio per incalzare nel segno dell'autonomia le scuole, i dirigenti, l'intero collegio dei docenti".
Scuola e spot? Come le università?
"Lancio un appello. Già da settembre con la programmazione dell'offerta formativa, sarebbe opportuno che dirigenti e insegnanti pubblicizzassero la loro offerta, il prodotto che la singola scuola mette a disposizione delle famiglie".
(paolo russo)


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