FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3777331
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica_Napoli-ESAMI DI STATO DIARIO DI UN MATURO

Repubblica_Napoli-ESAMI DI STATO DIARIO DI UN MATURO

ESAMI DI STATO DIARIO DI UN MATURO La prima prova, dopo un po' arriva. Si parla delle so...

01/07/2003
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

ESAMI DI STATO DIARIO DI UN MATURO


La prima prova, dopo un po' arriva. Si parla delle solite cose. Politica, economia e problemi sociali. Inizia a salire una fame nervosa spaventosa. Ma quella è l'unica prova dove non si può in nessun caso copiare. Perché è la prova più personale, dove ogni ragazzo può esprimere liberamente il proprio pensiero e dove la fantasia può sfiorare i limiti del surreale. Senza avere confini. La mia mente e quella degli altri inizia a liberarsi, ad andare via. Invece la seconda prova, quella tecnica, è uno spettacolo. Perché per quanto la professoressa si pianti al centro della classe come una sentinella e con tanto di baionetta dietro ai reni, la classe inizia ad animarsi. L'insegnante di educazione fisica si avvicina all'alunno più vicino e gli fa una confessione un po' particolare: "I professori non crescono mai". Ma l'unica risposta che le verrà data è solo una: "Invece crescono troppo". E iniziano a volare stramaledizioni rivolte a quello stupido in fondo all'aula, che ha la soluzione del problema sotto il naso, ma non la vuole passare. E non la passerà mai. "Cane", pensa qualcuno.
La terza prova è quella più spettacolare. Perché la classe inizia a dividersi in zone. La zona dove c'è l'esperto in matematica e la zona dove c'è l'esperto in letteratura, e tutto il resto. Si unisce tutto in un grande cocktail e ne esce una cosa più o meno decente. E poi tutti pronti per l'ultimo round.
La tesina giace sulla scrivania fredda, piange perché vorrebbe essere almeno un po' sfogliata. Ma rimane lì fino al giorno prima del colloquio. Quando si arriva ad aprire quella matassa di fogli per disperazione. E adesso, da dove iniziare? Della materia principale non ho mai saputo niente, e adesso mi trovo ad imparare a memoria un qualcosa che ho rifiutato per cinque anni. In quella maledetta scuola dove ti hanno fatto credere per lungo tempo che era la tua unica strada. E invece dentro di te c'è qualcosa di diverso. C'è qualcuno che grida aiuto, perché ti hanno indirizzato in un vicolo cieco.
Dopo aver sparato a grande velocità la tesina, dopo qualche trappola sotto forma di domanda da parte dei professori e dopo dieci minuti di scena muta nelle materie tecniche, il grosso macigno che si porta sulle spalle da un mese si disintegra. La mente, all'uscita di scuola, entra in un grosso viaggio oltreoceano, alla ricerca di spiagge solitarie. Il resto, è poco importante. Il resto, per spiegarlo, ci vorrebbe un romanzo.
ANDREA SANTOJANNI


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL