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Repubblica-Napoli-Ecco dove colpiranno i tagli alla spesa sociale

Ecco dove colpiranno i tagli alla spesa sociale Colonie estive, ludoteche e alunni difficili: addio aiuti A Napoli è interessato l'11 per cento della popolazione: in prima fila giovani e anzian...

15/02/2003
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la Repubblica

Ecco dove colpiranno i tagli alla spesa sociale
Colonie estive, ludoteche e alunni difficili: addio aiuti

A Napoli è interessato l'11 per cento della popolazione: in prima fila giovani e anziani
DANIELA D'ANTONIO

Nel '94 il bilancio di previsione prevedeva 58 miliardi e 273 milioni di lire da destinare alle politiche sociali. Una miseria. I documenti contabili del 2001 e del 2002 hanno stanziato 298 miliardi e 309 milioni di lire. Per quest'anno, a causa dei tagli imposti dal governo Berlusconi, si rischia di dover rinunciare a 15 milioni di euro usati in questi anni per bambini e adolescenti e soprattutto a quei 30 milioni che attraverso il reddito minimo di inserimento aiuta 4 mila famiglie, 18 mila persone. Cento miliardi di vecchie lire in tutto. Un terzo del bilancio della solidarietà.
Chi rischia? Gli utenti di questi servizi sono l'11 per cento della popolazione residente a Napoli. I tagli penalizzeranno, però, soprattutto i bambini mentre anziani e portatori di handicap dovrebbero essere tutelati da altri fondi.
Rischiano migliaia di operatori e i 1.500 bambini che frequentano le 18 ludoteche cittadine. I 1.500 piccoli frequentatori delle colonie estive. I 40 bambini presi in carico dai 100 specialisti del Comune: subivano maltrattamenti in famiglia, li stanno aiutando. E ancora: bisognerà rinunciare forse ai 1.500 operatori che assistono i genitori in difficoltà. Ne beneficiano ben 15 mila famiglie. E i 1.500 bambini, di età compresa tra gli 8 e i 16 anni che sono seguiti costantemente da 200 operatori? Si potrà continuare?
Esisterà ancora il benedetto progetto Chance? 30 maestri che seguono 90 ragazzini che non hanno completato la scuola dell'obbligo. Ragazzini che vivono nei quartieri Soccavo, Avvocata, Montecalvario, San Giovanni a Teduccio e Barra.
Cosa ne sarà del progetto Fratello Maggiore studiato apposta per prevenire il disagio giovanile? 300 operatori affiancano 2 mila studenti di 45 scuole elementari, medie e superiori della città. Prima che sia troppo tardi.
I tagli minacciano inoltre strutture come il centro giovanile di Santa Sofia a San Lorenzo: lo frequentano costantemente ragazzini tra i 6 e i 18 anni che hanno come unica alternativa la strada. E il centro Eta beta di Pianura dove centinaia di ragazzi della zona Ovest partecipano ai corsi di danza, ginnastica e animazione musicale. E ancora: il centro Asterix di San Giovanni, dove i ragazzini in età scolare ricevono un aiuto per i compiti. Ci saranno ancora soldi per tenere in piedi il progetto per l'affido dei minori in difficoltà? E i nidi di mamma: i quattro nuovi nidi dei Quartieri spagnoli gestiti dalle mamme che prima godevano del sussidio di povertà e adesso accudiscono un centinaio di bambini. Un'esperienza unica in Italia.


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