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Repubblica-Milano-Il primo giorno in classe senza un supplente su quattro

L'ANNO IN CIFRE Il primo giorno in classe senza un supplente su quattro Il provveditore: domani ne mancheranno 1.300 Il direttore Dutto: "Nessun dramma se non si parte ...

07/09/2004
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la Repubblica

L'ANNO IN CIFRE
Il primo giorno in classe senza un supplente su quattro
Il provveditore: domani ne mancheranno 1.300
Il direttore Dutto: "Nessun dramma se non si parte subito a pieno regime"
Per completare gli organici dei professori saranno necessari altri giorni
Il ministro Moratti: "Sarà un inizio d'anno regolare"
I sindacati: "Graduatorie sbagliate, molte nomine andranno rifatte"
ANDREA MONTANARI


Domani rischia di aprirsi nel caos il nuovo anno scolastico, in particolare nelle scuole elementari. La Lombardia, come è noto, farà ancora una volta da apripista, ma con ogni probabilità a Milano mancherà all'appello almeno un supplente su quattro, nonostante la sfida contro il tempo ingaggiata negli ultimi giorni dal Provveditorato, che aveva promesso di completare tutte le nomine prima dello squillo della prima campanella. Il tutto a causa degli errori nei punteggi assegnati nelle graduatorie, che sono già state riscritte tre volte e che hanno scatenato una valanga di ricorsi. Questa è almeno la previsione dei sindacati, che ieri, al termine di un incontro con il direttore scolastico regionale Mario Dutto, hanno sostenuto che "così l'anno scolastico si aprirà irregolarmente, e l'amministrazione scolastica sarà costretta ad ammettere di aver sbagliato ad avere agito con tanta fretta".
In pratica, secondo Cgil, Cisl e Uil, mancheranno almeno 1.200 supplenti su un totale di 4.500 posti disponibili per la supplenza (5.439 se si tiene conto anche delle immissioni a ruolo). Nonostante ciò, sempre ieri, il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, proprio a Milano per la firma di un protocollo all'Assolombarda, ha ribadito la sua promessa: "Abbiamo completato le graduatorie permanenti, assunto quindicimila fra docenti in ruolo e personale amministrativo, che si aggiungono ai sessantaduemila assunti nell'estate del 2001, dopo dieci anni in cui non si facevano assunzioni. Tutte le assegnazioni delle supplenze annuali, fatte dalle singole regioni, termineranno prima dell'inizio delle lezioni".
Una previsione, che almeno per quanto riguarda Milano, è stata corretta in serata dal provveditore Antonio Zenga, che ha ammesso, invece, che l'operazione non si concluderà prima di sabato. "Per domani non riusciremo certamente a completare le nomine dei supplenti - ha spiegato - Ad oggi siamo riusciti a farne 2.600, ne mancano ancora duemila. Se anche nell'ultimo giorno riuscissimo a fare altre seicento nomine, arriveremmo al massimo a 3.200, sotto quindi di 1.300 supplenti. Quando si scende in graduatoria, i posti sono meno ambiti ed è più difficile trovare i supplenti". Il provveditore racconta che chi è stato vittima di un errore, spesso non accetta altre soluzioni. In un caso il Provveditorato è stato costretto a riconvocare a cascata ben tredici insegnanti. La situazione non cambia sul fronte dei ricorsi che penalizzeranno soprattutto le scuole superiori: "Continuiamo a sentire le persone, ma abbiamo dato la priorità ai precari coinvolti nelle nomine".
Cgil, Cisl e Uil, che peraltro hanno preannunciato ricorsi al Tar dopo il no del direttore regionale al potenziamento dell'organico del personale non docente, hanno attaccato in particolare il ministro Moratti. "Per fini mediatici - ha dichiarato Wolfango Pirelli della Cgil scuola - ha costretto il Provveditorato a perseverare in un errore che pagherà caro. Senza contare che la sua riforma non partirà, dato che la trattativa sulla nomina dei tutor è tuttora bloccata". D'accordo Renato Capelli della Cisl: "Non si capisce perché Milano non ha aspettato a fare le nomine come Brescia. I ricorsi li sotterreranno". Secondo il segretario della Uil Scuola Leonardo Donofrio, invece, "l'amministrazione scolastica non ha il polso della situazione. Ho chiesto alle rappresentanze sindacali delle scuole dati certi per poter discutere".
I ricorsi in arrivo non lasciano tranquillo neppure il direttore regionale Mario Dutto: "La preoccupazione dei sindacati - ha precisato - è giusta, ma è anche la nostra. Forse qualche ricorso è stato esaminato in modo affrettato, ma rimedieremo. L'importante è che la scuola apra regolarmente. Se poi su 104mila insegnanti il primo giorno mancheranno duemila supplenti, non sarà un dramma".


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